Roma Capoccia

Tutte le sfide nei collegi della capitale

Gianluca De Rosa

Testa a testa tra Pd e centrodestra: sei uninominali su dieci sono in bilico. E tra Calenda e Bonino rischia di spuntarla la candidata di FdI Lavinia Mennuni

Quando c’è stato da compilare le liste nei collegi della Capitale in tutti i partiti la reazione è stata quasi automatica: sono andati a controllare i risultati al primo turno delle elezioni comunali di un anno fa. E d’altronde, seppur è vero che elezioni amministrative e politiche non sono sovrapponibili, lo è altrettanto che a novembre 2021 a sfidarsi furono, anticipando lo schema nazionale, gli stessi quattro schieramenti che si affronteranno il prossimo 25 settembre: centrodestra, progressisti, M5s e Terzo polo. Ebbene compulsando quei dati qualcosa si può già dire sulle dieci sfide di domenica. I collegi della Capitale dovrebbero dividerseli il centrodestra e il Pd, ma non si possono escludere sorprese.

 

Il collegio più pazzo del mondo è il numero 2 del Senato che comprende, oltre al I municipio, il XIII, il XIV e il XV (Aurelio, Balduina, Cassia, Ponte Milvio). Per i progressisti corre Emma Bonino. Ad affrontarla, con il terzo Polo, ci sarà l’ex alleato Carlo Calenda. Se il campo della sfida fosse solo il centro a vincere sarebbe senz’altro uno dei due. Ma la larghezza del collegio rende le cose ben più complesse. Risultato? Tra i due litiganti potrebbe vincere la candidata del centrodestra, la consigliera capitolina di FdI Lavinia Mennuni. Per Calenda e Bonino comunque il seggio è assicurato in uno dei tanti altri collegi plurinominali in cui sono candidati come capolista.

 

Altro confronto appasionante si svolgerà nel collegio numero sei che comprende XI e XII municipio (da Monteverde alla Pisana) più Fiumicino. Si sfidano due pezzi grossi della politica romana: fidatissimo consigliere del sindaco Gualtieri Claudio Mancini e un recordman di vecchia scuola democristiana, oggi in FdI, Luciano Ciocchetti. Parte avanti il centrodestra (non a caso Ciocchetti non ha paracaduti), ma il Mancini sta battendo il territorio: comizi vecchio stile con palchetto montato in autonomia. Si vedrà.

Alcune sfide invece sembrano scontate. Alla Camera ad esempio il collegio numero tre che unisce i territori dei municipi V(Prenestino, Centocelle) e VI (Torre Angela, Tor Bella Monaca e Borghesiana), Fabio Rampelli di FdI è dato per sicuro vincitore sulla sfidante, l’ex presidente di Legambiente Rossella Muroni, candidata di Pd e progressisti. Discorso analogo per il collegio numero 7 che comprende i quartieri del XIII municipio (Aurelio, Casalotti), XIV (Balduina, Primavalle) e XV (Ponte Milvio, Cassia). Anche in questo caso i numeri delle amministrative dello scorso anno sembrano lasciare poco spazio all’immaginazione: a vincere dovrebbe essere l’attuale sottosegretario della Lega all’Economia Federico Freni contro lo sfidante del centrosinistra Carlo Romano, caposegreteria del sottosegretario alla Programmazione economica Bruno Tabacci. Un indizio lo dà anche il fatto che Freni non abbia alcun paracadute nelle liste plurinominali del Carroccio. Meno scontato, ma comunque molto probabile è la vittoria del centrodestra nel collegio 5 che unisce X e IX Municipio, da Ostia all’Eur con l’aggiunta di Pomezia, dove il deputato uscente di FI Alessandro Battilocchio se la vedrà però con l’agguerittisima dem Patrizia Prestipino. La variabile che può invertire i pronostici si chiama Marco Bella, candidato del M5s, in territori roccaforte del grillismo romano.

Per il centrosinistra invece la certezza è sempre la stessa: la vittoria nel centro storico, in questo caso il collegio 1 della Camera che oltre al I municipio comprende San Paolo, Ostiense e Garbatella. Il candidato di Pd e progressisti è Paolo Ciani, leader di Demos (movimento politico legato a Sant’Egidio) e già attualmente consigliere capitolino e regionale, dovrebbe vincere sulla forzista Maria Spena. C’è però l’incognita del terzo Polo che qui ha calato un nome pesante, quello della ministra della Famiglia di Italia viva Elena Bonetti. Da queste parti Calenda lo scorso anno arrivò non così distante dai dem. Curiosità: corre per Alternativa per l’Italia-No green pass Simone Di Stefano, ex capo di Casa Pound, oggi fondatore insieme Mario Adinolfi del partito anti sistema. Mentre in un altro collegio, il 7 è candidata questa volta in quota Italexit un’altra faccia nota di Casa Pound, Carlotta Chiaraluce. Il partito di Gianluigi Paragone ha candidato anche il vignettista, ex simpatizzante grillino Mario Improta, questa volta in uno degli uninominali del Senato.

A giocarsela senza paracaduti ci sarà anche l’ex vicesindaco e deputato del Pd Roberto Morassut che nel collegio 4, che comprende i municipi VII e VIII (dove il centrosinistra è arrivato primo alle amministrative) e il comune di Ciampino. Qui si prevede un vero testa a testa con la candidata del FdI Maria Teresa Bellucci. Discorso analogo nel secondo collegio della Camera, che comprende il III (Montesacro, Tufello e Bufalotta) municipio e il IV (Tiburtino), dove si affrontano la consiglera comunale della Lega ed ex magistrata Simonetta Matone e il dem Enzo Foschi. Il centrodestra parte avanti, ma l’esito non è scritto.

 Nei restanti due collegi del Senato, il 3 e il 4 del Lazio, il centrodestra parte avanti nel primo, dove l’avvocata Giulia Bongiorno è data vincente sull’assessore della giunta Gualtieri Andrea Catarci. Mentre nel secondo, la candidata dem Monica Cirinnà potrebbe sfangarla contro la sfidante del centrodestra Ester Mieli. Il collegio accorpa i municipi VII, VIII, IX e X al comune di Fiumicino dove il sindaco è il marito Esterino Montino.