il voto a roma
Michetti vola in periferia, Calenda primo partito in città (e ai Parioli sbanca)
Il centrodestra fa il pieno di voti nei territori che cinque anni fa avevano regalato la vittoria al M5s. Raggi va malissimo dove fa il botto Azione, nei centralissimi I e II municipio. La mappa del voto a Roma
Michetti ieri sera lo aveva detto sornione: “Le periferie hanno votato poco, ma hanno votato bene”. E a vedere la distribuzione del voto nei municipi della Capitale non c’è dubbio che, dal suo punto di vista, il candidato del centrodestra abbia avuto ragione. Il dato finale su Roma recita: Michetti primo con il 30,1 per cento, segue Gualtieri al 27, Calenda al 19,8, infine, Virginia Raggi ferma al 19,1. Michetti trionfa soprattutto in VI e X municipio, Tor Bella Monaca e Ostia. Nei territori che cinque anni fa avevano regalato a Virginia Raggi la vittoria, l’avvocato del centrodestra fa il pieno di voti. In VI sfiora il 40 per cento distanziando Raggi, che qui arriva seconda, di oltre 10 punti (la sindaca uscente si ferma al 27,7, con Gualtieri, terzo, addirittura al 18). Lo stesso nel municipio di Ostia, Acilia e Infernetto. Qui Michetti si attesta al 34,6 con Raggi seconda al 24,7. Il candidato del centrodestra vola anche in XV, il municipio che da Ponte Milvio arriva a Cesano. Qui Michetti raggiunge il 36,5. Curiosità: in un virtuale ballottaggio, su questo territorio sfiderebbe Calenda che arriva secondo con il 26,6 per cento dei voti, mentre Gualtieri si ferma al 20,7 e Raggi al 13,5.
Elezioni Roma, ecco la mappa del voto
In generale è tutto il quadrante Est della città a spingere Michetti. Anche in IV – il municipio della Tiburtina e di San Basilio – e in V – Pigneto, Centocelle e i quartieri che sorgono tra Prenestina e Casilina – il candidato del centrodestra non va sotto il 30 per cento. In tutti questi municipi tiene anche Raggi: in entrambi terza con il 22,7. E proprio in questi territori, invece, Carlo Calenda non sfonda. Nel municipio delle Torri, il VI, il risultato peggiore: il 9,1 per cento. Poi 12,9 in V, un po’ meglio in X dove raggiunge il 14,2 e in IV dove si attesta al 14,9.
Nonostante questo il partito del leader di Azione, a fine scrutinio, è il primo in città: al 19,1 per cento, sopra il 17,4 di Fratelli d’Italia e il 16,4 del Pd.
Calenda in testa nel II Municipio
Il botto Calenda lo fa in due municipi. Nel suo II – che dai Parioli passa per il Flaminio e fino a San Lorenzo – il leader di Azione, a fine scrutinio, è addirittura primo: al 36,1 per cento, più di 7 punti sopra Roberto Gualtieri, che in quel territorio arriva secondo al 28. Nei municipi dove Calenda va bene (e dove si realizza ciò che auspicava prima delle elezioni, un ballottaggio tra lui e l’ex ministro dell’Economia del Pd) Virginia Raggi va malissimo ed Enrico Michetti prende almeno sette punti in meno rispetto al risultato cittadino: in II Raggi si ferma addirittura al 8,8 per cento, mentre Michetti si attesta al 23,8. In I – centro, Prati e Testaccio – vince Gualtieri con il 32,9, ma Calenda segue poco lontano al 30,2. Staccatissimo Michetti al 23,6 e la Raggi al 10,2. Discorso analogo, anche se qui Calenda arriva terzo, per il municipio della Garbatella, l’VIII. Gualtieri svetta al 33,8, segue Michetti al 23,6, poi Calenda al 21 e Raggi al 17,4.
I municipi che più rispecchiano l’esito elettorale di tutta la città sono il XIV – Balduina, Monte Mario e Primavalle –, il XIII – l’aurelio – e l’XI – Portunense e Magliana –, anche se in quest’ultimo caso Calenda è nettamente più basso di Virginia Raggi (15,6 contro 20,3). Nel municipio più popoloso della Capitale, il VII – San Giovanni e il Tuscolano – invece, le cose sono leggermente diverse: Gualtieri supera Michetti (29,4 a 27,4), con Raggi terza al 20,8 e Calenda al 17,1. Mentre il XII – Monteverde e Gianicolense – Gualtieri fa un ottimo risultato: primo con il 32,7, con Michetti, secondo, al 25,6. Ancora più lontani Calenda (22,8) e Raggi (15,3).
Equilibri istituzionali