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Preghiera

Gli ambientalisti non amano il pianeta: odiano la libertà

Camillo Langone

Nel libro "Per non morire al verde", il giornalista Dragoni sottolinea le contraddizioni delle organizzazioni ecologiste. Per esempio, sanno bene che perseguitare il motore a scoppio non significa salvare la terra ma soltanto costringere la gente a usare i mezzi pubblici, perché le auto elettriche sono troppo costose.
 


A Fabio Dragoni non gliene frega niente del pianeta. Lo sento fratello perché nemmeno a me, leopardiano consapevole della “empia natura”, frega qualcosa. Così come non gliene frega niente a qualunque persona ragionevole e oggi le persone ragionevoli si riconoscono proprio da questo: non credono nel “risparmio emissivo” ancora propagandato in questi giorni alla Cop28, non credono che le variazioni dell’attività solare e dell’orbita terrestre (concause nei millenni di riscaldamenti e raffreddamenti globali) dipendano dal buttare lo scontrino nella carta (sbagliato!) anziché nell’indifferenziato (corretto!).

Nel libro dell’assai documentato Dragoni, “Per non morire al verde” (Il Timone), leggo che non gliene frega niente nemmeno a coloro che impongono o vogliono imporre misure ambientaliste. Le organizzazioni internazionali sanno bene che perseguitare il motore a scoppio non significa salvare il pianeta. Significa invece, essendo le auto elettriche costose e disfunzionali, costringere la gente a usare i mezzi pubblici. Non amano il pianeta: odiano la libertà. 
 

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).