(foto LaPresse)

Preghiera

I comunisti più buoni della sagra del Primo maggio

Camillo Langone

Al contrario del 25 aprile (tabù incriticabile come l'aborto e gli animali) la festa dei lavoratori è meno ringhiosa. Pregare per un mese di devozione mariana potrebbe essermi consentito

Primo giorno del mese della Madonna e delle rose, perciò caro al mio cuore. Nessun interesse verso la cosiddetta festa dei lavoratori, e dicendolo so di non correre particolari rischi siccome il vero tabù è l’altra festa comunista di primavera, il 25 Aprile. Per essermi espresso contro il 25 Aprile di Stato e a favore del 25 Aprile dei Santi, ossia San Marco, su Instagram ho perso in poche ore molti seguaci e ho guadagnato molti insulti, anche da parte di conoscenti e amici (ex amici). In ambiti diversi è come criticare lo champagne, l’aborto, i cani. Tutti tabù contemporanei. Proibito anche solo sfiorarli, l’ho sperimentato. Non lo puoi dire che lo champagne è un vino addizionato, che l’aborto è un omicidio, che un pitbull è un assassino. Ti arriva il branco addosso e devi ringraziare se si limitano alle parole e non ti linciano. La sagra odierna, invece, mi fa meno paura. Quelli del Primo maggio mi sembrano comunisti più buoni. Quest’anno risparmiano anche Piazza San Giovanni… Mentre il 25 Aprile è il giorno dell’oppressione di chi la pensa diversamente, la festa di oggi si presenta meno ringhiosa. Pregare per un maggio di devozione mariana e contemplazione floreale potrebbe essermi consentito.

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