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Preghiera

L'oblio sta per calare? Non ci resta che godere della bellezza autostradale

Camillo Langone

Un libro di poesie di Andrea Di Consoli. "Dimenticami dopodomani", autobiografia di un uomo nato in un posto, cresciuto in un altro, residente in un altro ancora

“Sono le cose più belle che abbiamo fatto, le autostrade”. Frase meravigliosa, che mi sono appuntato per sfruttarla in seguito, contenuta in “Dimenticami dopodomani” di Andrea Di Consoli (Rubbettino). E’ un libro di poesie molto prosastiche e dunque, in pratica, brevi racconti. E’ un’autobiografia ed è la geografia di un uomo nato in un posto, cresciuto in un altro, residente in un altro ancora, un letterato di origine lucana che da una vita fa il pendolare paese-metropoli e pertanto è sempre in treno o in macchina (mio simile, mio fratello...). Sono le Confessioni di Andrea, però più Flaiano e Sam Shepard (per via dei tanti alberghi, dei tanti motel) che Agostino. Si spoglia nudo, Di Consoli, in pagine fitte di rimpianti e di rimorsi, ma ancor più di rassegnazione. Pochi sono capaci di spogliarsi nudi, pochissimi di mostrarsi rassegnati.

Sarà per questo che leggerlo rasserena: se non ci possiamo fare niente, e non ci possiamo fare niente, è inutile sia sforzarsi sia preoccuparsi. Scrivere, pubblicare, copulare, andare in televisione (l’autore è autore Rai), essere figli, essere padri: tutto è un inseguire il vento. L’oblio sta per calare? Non ci resta che godere della bellezza autostradale, la voluttà del guidare nella notte in direzione Sud.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).