Giulio Iacchetti (Ansa)  

preghiera

Un libro per chi crede che la forma è contenuto

Camillo Langone

Sia lodato Giulio Iacchetti, autore di “Semplici formalità”.  La sua lista di oggetti è “un’oasi di pace formale rispetto alla complessità in cui siamo quotidianamente immersi e da cui siamo soverchiati”

“I primi esempi di bottiglia Bordolese risalgono circa al 1850; la Borgognotta, invece, vede la sua origine intorno al 1780”. Sia lodato Giulio Iacchetti che in “Semplici formalità” (Johan & Levi) mi fornisce un ulteriore argomento a favore della borgognotta e di bottiglie similari quali albese e reggiana. Sempre amata la borgognotta formosa, di origine monastica, sempre detestata la bordolese scarna, di origine profana. E oggi scopro che la prima è Ancien Régime mentre la seconda è post-rivoluzionaria… Iacchetti è designer e letterato, oltre che progettare sa scrivere, e in questo libro oltre alle bottiglie racconta molte altre “forme esemplari, semplici, ben risolte”. Oggetti perfetti quali il cerotto, il lucchetto, il sacchetto, la forma del grana (“generata, non creata”), la lampadina, la tazzina (anche però l’odiato dissuasore Panettone, strumento vessatorio che apprendo essere firmato, con tetra coerenza, dal designer comunista Enzo Mari…). Iacchetti nelle cose cerca la perfezione per placare una sete di assoluto, il suo libro piacerà a chi crede che la forma è contenuto e che l’abito fa il monaco, la sua lista di oggetti è “un’oasi di pace formale rispetto alla complessità in cui siamo quotidianamente immersi e da cui siamo soverchiati”. Mon semblable, mon frère!

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).