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preghiera

La fame nervosa dei comunisti

Camillo Langone

Sono insaziabili: il filosofo Stefano Bonaga si lamenta del declino del covidismo (una forma di comunismo) e non si appaga dell’ascesa dell’ambientalismo, dello statalismo, del denaro digitale (altre forme di comunismo). Per lui sono vani i consigli di lettura

I comunisti sono insaziabili. Stefano Bonaga intervistato da Gianmarco Aimi per MowMag si lamenta del declino del covidismo (una forma di comunismo) e non si appaga dell’ascesa dell’ambientalismo, dello statalismo, del denaro digitale (altre forme di comunismo). Gli potrei consigliare la lettura di Luciano Canfora (“Oggi tutta la vita sociale ruota intorno alle esigenze poste dal comunismo: in primo luogo l’uguaglianza e l’unità del genere umano”), Ida Magli (“Il comunismo è al governo perché l’ugualitarismo e il mondialismo sono la realizzazione dell’ideologia comunista”), Riccardo Ruggeri (“Uno Stato che vuole sapere come io spendo i miei quattrini è uno Stato etico, cioè uno stato nazicomunista”), Maurizio Ferraris (“Malgrado quanto si dice e si pensa, siamo la società più vicina al comunismo che la storia abbia mai conosciuto”), ma sarebbe vano: chi ha fame non sente ragioni e il comunismo soffre di una terribile fame nervosa, deve fagocitare differenze e anime fino alla fine dei giorni.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).