“Senza titolo. Serie Vespro” di Valentina D’Amaro 

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In quaresima-guerra-pandemia, la bellezza serve di più. Sei quadri

Camillo Langone

Stendhal parlava di una "promessa di felicità". Ecco i primi sei dei dodici finalisti del premio Eccellenti Pittori - Brazzale, ottava edizione

Scrivo del premio Eccellenti Pittori – Brazzale (ottava edizione) primo perché l’ho inventato io, insieme al Gruppo Brazzale, secondo perché in quaresima-guerra-pandemia è ancora più impellente la bellezza intesa come “promessa di felicità” (Stendhal). Ecco i primi sei dei dodici quadri finalisti.

“Senza titolo. Serie Vespro” di Valentina D’Amaro testimonia la necessità del romanticismo nell’ambiente dell’arte contemporanea, dominato dal cinismo.

“Decadence. Montecitorio” di Massimiliano Alioto fissa con spirito piranesiano un diffuso (anche mio) sentimento apocalittico.

“The green saviour” di Roberto Chessa mostra l’ambiguità dell’ambientalismo al potere: salvatore o sterminatore? Arcadia o blackout?

“Il cantautore. Ritratto di Giovanni Caccamo” di Giovanni Gasparro conferma la vitalità del ritratto, genere inesauribile perché indispensabile allo statuto umano, e la versatilità di un pittore, campione non solo italiano dell’arte sacra, maestro anche in ambito profano.

“E’ quasi sera” di Giovanni Iudice rivela l’esistenza di una committenza decisa a tramandare tempo e luoghi (qui la Milano di Chiara Ferragni).

“Arso” di Enrico Minguzzi, prodigio di figurazione non realista, stabilisce come si possa essere innovativi in ogni epoca, perfino in questa contrassegnata dalle code passatiste alle mostre di Monet.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).