Preghiera

Al virologo preferisco l'iconografo

Camillo Langone

Nel tempo in cui i primi concionano in tv e persino in libreria, sia lodato Riccardo Falcinelli, autore di un libro tra il manuale e il monumento

Nel tempo in cui gli esperti brancolano nel buio, e però concionano in tv e perfino in libreria, non so con quale coraggio (scripta manent!), sia lodato un autore che grazie a Dio non è un virologo bensì un iconografo e della sua materia sembra sapere assolutamente tutto. Penso a Riccardo Falcinelli e al suo “Figure. Come funzionano le immagini dal Rinascimento a Instagram” (Einaudi), libro fra il manuale e il monumento, libro che suona definitivo. Lo si legga per capire, come ho capito io forse a prescindere dalla volontà dell’autore, perché i quadri grandi sono meglio dei quadri piccoli, perché i quadri senza cornice sono meglio dei quadri incorniciati, perché un uomo è meglio che sia ritratto in verticale anziché in orizzontale, e una donna in orizzontale anziché in verticale, e perché, questione per me essenziale, il Medioevo teocentrico e simbolico è meglio del Rinascimento pseudoumanistico e prospettico: “Se nel medioevo la Madonna era disegnata più grande dei santi perché più importante sul piano teologico, nei dipinti rinascimentali la dimensione maggiore spetta alle cose più vicine a chi guarda, proprio come capita nelle fotografie”.

Di più su questi argomenti:
  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).