Una tomba del cimitero Monumentale di Milano. Alle spalle la Torre Unicredit (foto LaPresse)

Non c'è salvezza per le tombe del Monumentale di Milano

Camillo Langone

Fuori dal cimitero il nichilismo dei grattacieli mammonici, dentro il deismo dei fratelli esoterici: lo stesso gelo, simile disperazione

Don Giussani Servo di Dio, l’altro giorno sono venuto a trovarti al Monumentale, dove non ero mai entrato e dove sono quasi stramazzato per le esalazioni massoniche. Fuori dal cimitero il nichilismo dei grattacieli mammonici, dentro il cimitero il deismo dei fratelli esoterici: lo stesso gelo, simile disperazione... Prima, nel Famedio, ho visitato Manzoni, Quasimodo, Gaber, Jannacci, Gaslini, Hayez, Domenico Induno, Basilico, Tessa... E ho cominciato a notare l’assenza di croci. Anche nel viale centrale, fra due ali di statue spettrali, nessuna resurrezione ipotizzabile. In fondo al viale sono arrivato da te o meglio alla tua tomba, bella come una veranda abusiva, spirituale come la Torre Unicredit: chi ti ha schiaffato lì dentro? E’ stato Carrón per rimuovere la tua memoria, per depotenziarti ulteriormente? A un certo punto è spuntato perfino un gatto nero, si è piazzato sotto la tua foto, non ci potevo credere. Don Giussani Servo di Dio, dimmi che non sei lì, dimmi che sei altrove: ma dove?

  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).