Peter Handke, Premio Nobel per la letteratura 2019 (foto LaPresse)

Che gli amanti della letteratura continuino ad amarti, Peter Handke

Camillo Langone

Hai cantato la durata, hai elogiato la forma, hai fornito un modello contemporaneo di letterato puro, non accademico, nemmeno laureato, tranquillamente isolato. Se ritirerai Premio Nobel e assegno, dunque, non te ne farò una colpa

Hai cantato la durata, hai elogiato la forma (“La mia depressione svanì, quando in ciò che mi deprimeva riconobbi una struttura”), hai fornito un modello contemporaneo di letterato puro, non accademico, nemmeno laureato, tranquillamente isolato, hai bevuto vino a Muggia (quanto mi piacerebbe sapere quale! Era forse un moscato rosa?), hai difeso la Serbia ortodossa bombardata dalla Nato infedele, hai dichiarato centro del mondo non New York, Londra, Parigi, Bruxelles, bensì una piccola fontana dedicata alla Madonna ai margini di un bosco francese… Non so se ti hanno premiato per i tuoi primi libri dai titoli bellissimi, oppure, ma non credo, per versi recenti e così fulgidi: “Una mia legge dittatoriale: di domenica solo voci di uccelli”. Hai sempre vagheggiato (mio simile! Mio fratello!) la torre d’avorio ma non hai mai avuto abbastanza lettori per abbastanza avorio, dunque se ritirerai il premio e l’assegno non te ne farò una colpa, dunque sono qui a pregare affinché gli amanti della letteratura continuino ad amarti, Peter Handke.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).