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L'unico reato che contesto a Formigoni non esiste

Camillo Langone

Qualcuno dice che avrei "sputtanato" l'ex presidente della Regione Lombardia. Ma la mia critica è sempre stata di tipo religioso 

Dopo l’arresto di Roberto Formigoni qualcuno ha scritto che sono stato il primo a sputtanarlo. Il commentatore ha usato proprio questo verbo molto brutto, “sputtanare”, come per alludere a un qualche mio ruolo nelle vicende giudiziarie del personaggio. Prego di prendere nota: non credo nella giustizia terrena, non ho mai denunciato nessuno (convinto da Matteo 5,25 e dal detto “chi fa la spia non è figlio di Maria”), inoltre di corruzione non me ne è mai fregato niente. La mia critica a Formigoni è sempre stata di tipo religioso e dunque relativa alla dissacrazione del cielo milanese causata dal babelico grattacielo della Regione Lombardia, ancora più dolorosa visto che l’oscuramento della Madonnina (superata di oltre 50 metri) è stato voluto da un cattolico dichiarato. Siccome il reato di grattacielo doloso non esiste, l’ex presidente lombardo si trova oggi nel carcere di Bollate in nome del popolo italiano, non in nome mio.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).