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l'ultimatum

Donzelli: “Se Toti non chiarisce entro quindici giorni si dovranno trarre le conseguenze”

Luca Roberto

Dimettersi o no? In Fratelli d'Italia sul destino del presidente della Liguria aspettano il pronunciamento del Riesame: "Una regione non si governa a metà". Più vicino il ritorno al voto

Per la Liguria, per il destino politico di Giovanni Toti, si decide tutto nei prossimi quindici giorni. “Siamo convinti che, anche davanti ai giudici del Riesame, potrà dimostrare la sua estraneità ai fatti”, dice al Foglio il responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli. “Ma certo una regione non si governa a metà”. Della serie: dopo quest’intervallo si dovranno tirare le somme. Sapendo che in caso di dimissioni si tornerà al voto entro 60 giorni.

Ancora ieri Salvini ha difeso la scelta di Toti di non dimettersi: sarebbe stata “una resa”. Ma dentro Fratelli d’Italia questa difesa è meno strenua. Anche se sempre Donzelli ieri diceva di avere “fiducia” nel presidente della Liguria. Da qui il passaggio chiave della decisione del Riesame: se Toti dovesse rimanere ai domiciliari, non riuscendo a chiarire la propria posizione, sarebbe più difficile rimanere nel limbo. I meloniani ne chiederebbero le dimissioni. E al voto estivo riflettono sull’opportunità di puntare sull’ex ministro Claudio Scajola.

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  • Luca Roberto
  • Pugliese, ha iniziato facendo vari stage in radio (prima a Controradio Firenze, poi a Radio Rai). Dopo aver studiato alla scuola di giornalismo della Luiss è arrivato al Foglio nel 2019. Si occupa di politica. Scrive anche di tennis, quando capita.