L'intervista

Arianna Meloni: "Se Giorgia si candidasse alle europee sarebbe un valore aggiunto"

Redazione

"Io non mi candiderò, meglio Giorgia", dice la numero due di Fratelli d'Italia. Le accuse di familismo? "Mia sorella sa essere obiettiva anche davanti alle proprie simpatie. Anche io sono così e per questo mi ha affidato l'incarico"

"Non intendo candidarmi, penso di poter essere utile facendo altro. Invece se Giorgia decidesse di farlo sarebbe un valore aggiunto", così Arianna Meloni, la sorella d'Italia, in un'intervista al Secolo d'Italia fuga ogni dubbio sulle ipotesi di una sua candidatura alle europee, magari come capolista al posto della premier Giorgia Meloni. Preferisce la retroguardia la numero due di Fratelli d'Italia, a capo della segreteria politica e del tesseramento all'interno del partito presieduto dalla sorella. "Ma non sono un segretario", ci tiene a ribadire. "Nel nostro statuto il segretario non c'è. C'è solo un presidente ed è Giorgia Meloni". Nessun fastidio o imbarazzo, invece, quando si sente chiamare "la sorella d'Italia". "Se c’è l’Italia di mezzo come fa a dispiacermi, sono o no una patriota?”, scherza. 

Torna poi sulle accuse di familismo Arianna Meloni e sulle critiche di chi sostiene che la premier sia circondata da un suo cerchio magico, formato dalle persone con cui è cresciuta: "Non è così. Lei ha sempre avuto molto rispetto per gli organi del partito. È capace di essere obiettiva anche davanti alle proprie simpatie", replica. "Anche io sono così e per questo mi ha affidato questo incarico". Tra i congressi provinciali e l'attività di un partito "in continuo movimento, unito e più vivo che mai anche fuori dal Palazzo", non c'è tempo per alcuna rivalità tra le due sorelle d'Italia. "Non mi sento oppressa da Giorgia", dice la dirigente di FdI, ma ammette di sentirla meno a causa dei numerosi impegni istituzionali della premier. "Magari le scrivo io un messaggio. Le scrivo “Sei viva?” e le mando un bacetto oppure mi presento a casa sua la sera tardi. Lei è sempre in movimento. Ha fatto più di 250 incontri a livello internazionale", aggiunge. E ne approfitta per rispondere a chi in passato la criticò per aver dichiarato che le mancasse fare shopping con sua sorella: "Sì va bene, ma non è che lo shopping era a via Condotti. Noi andavamo a guardare le vetrine e a fare shopping vicino casa nostra. Io volevo solo dire che mi mancavano un pò quelle passeggiate spensierate dove magari ti prendi un gelato e parli un pò del tuo privato. Cose che si fanno tra sorelle, tra amiche". 

Arianna Meloni racconta poi di aver cominciato a far politica dopo la premier. "Era il periodo di tangentopoli e io vidi uno scontro tra ragazzi dei centri sociali e ragazzi del Fronte della Gioventù che volantinavano alle fermata metro di San Paolo. Quegli altri li volevano cacciare, dicevano “non avete il diritto di stare qui, di fare volantinaggio”. Ne parlai a casa. Ero turbata e pensavo che non fosse giusto quello che avevo visto. Qualche giorno dopo - prosegue -  Giorgia andò alla sede della Garbatella e quando arrivò lei, stavano proprio facendo una riunione sull'aggressione subita dai centri sociali". Un'esperienza che diede il via alla lunga militanza politica al fianco della sorella, un impegno al femminile. "Io credo che se ti occupi delle donne fai politica", dice la dirigente di FdI. "Non concepisco le donne come un settore a parte. La politica si occupa dei cittadini e delle cittadine. Dei loro bisogni, dei loro diritti, del loro benessere. Certo - precisa -  io credo nell’identità femminile e penso che le donne siano bravissime a stare su parecchi files contemporaneamente. In questo gli uomini, anche molto bravi, non sempre riescono adeguatamente". Per questo motivo, secondo la sorella d'Italia, "bisogna lavorare sulla consapevolezza delle donne, che a volte se ne stanno un passo indietro anziché fare due passi avanti".

A chi le chiede di citare un libro che l’abbia ispirata e che non sia Il Signore degli Anelli, risponde: "Ah, non il Signore degli Anelli? Allora direi L'ombra dello scorpione di Stephen King, con quella fantastica figura di Mamma Abigail che richiama a sé la comunità del bene". Un’altra figura femminile come Eowyn in cui identificarsi? "Bè insomma, era un pò troppo anziana; meglio Eowyn direi", conclude. 

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