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editoriali

Sul Pnrr è buio Fitto

Redazione

Il governo non dà dati sull’avanzamento del Next Generation Eu, serve più trasparenza

Quando lo scorso novembre la Corte dei conti pubblicò una relazione semestrale sull’avanzamento del Pnrr, segnalando che “sotto il profilo della capacità di spesa non può tacersi di un tasso ancora relativamente basso”, Raffaele Fitto la prese molto male. Per il ministro per gli Affari europei quel rapporto era pieno di “inesattezze”, in quanto conteneva “dati assolutamente parziali e poco rappresentativi” che non descrivevano  l’effettivo “stato di attuazione del Pnrr”. E in effetti era anche probabile, visto che la relazione della Corte dei conti si riferiva al primo semestre del 2023  e che il 7,9 per cento di spesa effettiva realizzata si riferiva a un campione di 27 interventi. Ma se quel campione non era rappresentativo, qual era la spesa effettiva? Fitto assicurava che il livello era “abbondantemente superiore”, dicendo però di non poter fornire dettagli in quanto era ancora in corso il processo di revisione del Pnrr con la Commissione europea.

 

Senz’altro, però, dopo l’approvazione della rimodulazione del Piano, il governo avrebbe fornito un quadro preciso sull’avanzamento e sulla capacità di spesa. La revisione è arrivata ma, come ha evidenziato Stefano Firpo su queste pagine, sui numeri del Pnrr è nebbia fitta. I numeri del sistema Regis, che serve proprio per monitorare e rendicontare i progetti finanziati dal Pnrr, sono poco affidabili perché incompleti o comunque aggiornati con molto ritardo. Per un monitoraggio in tempo reale sono più attendibili le stime di vari osservatori privati, che però non sono dati ufficiali. Alla banale domanda su quanti dei 102 miliardi finora erogati dall’Unione europea l’Italia ne abbia spesi, non esiste una risposta del governo. Non c’è nulla di preciso, niente di chiaro. Visto che si tratta del più grande piano di investimenti degli ultimi decenni e del principale intervento di politica economica del governo, da cui dipendono gli obiettivi di finanza pubblica e il futuro del paese, servirebbe molta più trasparenza. Perché per ora è buio Fitto.

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