Alla Camera

Tajani: "A Gaza anche gli aiuti italiani. Lavoriamo per pause umanitarie più lunghe"

Il ministro degli Esteri in Aula per un question time sulla situazione in medio oriente

Redazione

"Le priorità dell'Italia sono in linea con quelle dei nostri alleati: scongiurare l'escalation del conflitto, lavorare per la pace a Gaza e dare una prospettiva alla Palestina. Ribadiamo il sostegno a Israele e il suo diritto a esistere e difendersi". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani alla Camera rispondendo a un question time sulla situazione in medio oriente. Il vicepremier ha rinnovato il sostegno a Israele e ha illustrato il lavoro fin qui fatto per favorire i corridoi umanitari e una pausa umanitaria nelle zone di guerra. Nel corso del dibattito è intervenuto anche il presidente del movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, che ha chiesto di "sospendere, pur temporaneamente, la fornitura di armi a Israele".

Il cessate il fuoco e i corridoi umanitari

"Bisogna tracciare una netta distinzione tra Hamas e popolo palestinese. Per evitare che si sviluppi il conflitto in altri luoghi bisogna lavorare con i partner diplomatici e io insieme ai miei colleghi ho chiesto all'Iran di abbassare i toni". ha detto il ministro. "Abbiamo chiesto la liberazione degli ostaggi, tutti, senza condizioni - continua - e siamo al lavoro per costruire una prospettiva politica alla Palestina. Per questo abbiamo ribadito il sostegno all'autorità palestinese, l'unica riconosciuta. Il governo ha continuato a tessere una fitta rete di contatti con i paesi alleati e con i partner regionali per favorire un'azione diplomatica coordinata".

Il titolare della Farnesina ha sottolineato l'importanza di "mantenere contatti con i paesi arabi per garantire un flusso costante di aiuti, ma anche per preservare la prospettiva politica". Ricordando le "proposte operative" presentate insieme a Francia e Germania, Tajani ha chiarito: "I terroristi di Hamas non dovranno più controllare Gaza. Dobbiamo avanzare nella riflessione sul giorno dopo e assicurare una prospettiva politica credibile al popolo palestinese, insieme alla sicurezza di Israele".

Botta e risposta con Conte per il cessate il fuoco

Una questione sollevata dai deputati del Movimento 5 Stelle è quella legata ai corridoi umanitari e al cessate il fuoco. "I corridoi umanitari sono al centro della nostra soluzione diplomatica - ha risposto Tajani - e lo sono sempre stati fin dalla prima riunione del consiglio degli Affari esteri. Siamo al lavoro per un accesso sicuro e rapido per gli attori delle Nazioni Unite. Serve un coordinamento internazionale, soprattutto con le parti in conflitto e con i paesi limitrofi" ha aggiunto Tajani. "Abbiamo inviato da Brindisi sedici tonnellate di beni di prima necessità, il ministro della Difesa ha messo a disposizione la Nave Vulcano per aiuti di prima emergenza ed è previsto l'allestimento di un ospedale da campo. I materiali inviati dall'Italia stanno entrando a Gaza in queste ore. Vogliamo tutelare i minori e siamo disposti ad accogliere minori palestinesi, in accordo con gli Emirati Arabi Uniti" ha aggiunto. "Il governo italiano sta lavorando per la ripresa di un processo negoziale basato sulla soluzione di due popoli due stati, che è una soluzione difficile, ma nel lungo termine l'unica credibile. La pace in medio oriente sarà un tema che il prossimo G7 metterà tra le sue assolute priorità", ha concluso il ministro.

Alla risposta di Tajani ha controbattuto il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, concludendo l'interrogazione: "Sospendete immediatamente le forniture di armi a Israele. Il mio governo lo ha fatto con alcuni paesi. Per farlo serve solo una cosa che vi manca: il coraggio. Non vorremmo che sotto quelle bombe ci sia il nome dell’Italia in nome della sua vigliaccheria". Sulla scia di Conte anche il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Nicola Fratoianni ha chiesto "di sospendere la fornitura di armi allo stato di Israele".

"Stiamo lavorando a pause umanitarie più lunghe - ha replicato il vicepremier - ma dobbiamo aspettare che anche Hamas e Hezbollah siano disposti a cessare le ostilità. Ci siamo sempre battuti per pause umanitarie, cosa ben diversa dal cessate il fuoco: finché Hamas continuerà a lanciare razzi contro Israele dimostrano di non volere la pace". La soluzione resta "aiuto umanitario e trattativa" per raggiungere "pause durature che ci permettano di spezzare questa spirale di violenza". 

Di più su questi argomenti: