Partito democratico

"L'estate di Schlein? Altro che ‘militante'. Caro Pd, lascia stare questa parola”, dice Velardi

Alessandro Luna

La segretaria del Partito democratico aveva annunciato una straordinaria stagione di militanza che si sarebbe dovuta vedere in questi tre mesi. Per l'ex capo dello staff di D'Alema ai tempi di Palazzo Chigi non se ne è vista traccia

La bella stagione sta per finire, ed è quindi forse anche il momento di tirare le somme su chi ci aveva promesso che questa estate sarebbe stata “militante”. Un termine fortemente improprio secondo Claudio Velardi, fondatore del Riformista, e già “Lothar” di Massimo D’Alema. “Quella dell’estate ‘militante’ è una cazzata di marketing, ben detta ma che, con quello che abbiamo visto fare a Schlein in questi mesi, non c’entra davvero nulla. E’ un aggettivo usato un po’ furbescamente, che porta alla memoria l’attività politica di altri tempi, quando si andava in spiaggia a vendere le copie dell’Unità. A volte potevi trovarci anche alcuni dei dirigenti del vecchio Pci. Che cosa ha avuto esattamente di ‘militante’ questa estate del Pd? Hanno barato con le parole, come si fa spesso a sinistra, a uso e consumo dei poveri ‘militanti’ messi a cuocere le piadine”. Più che altro, da una stagione estiva annunciata come “militante” ci si sarebbero potuti aspettare temi e proposte che non per forza dovevano essere dirompenti o rivoluzionari, ma quantomeno nuovi. Per Velardi non è andata così: “Non è uscito fuori nulla di inedito, nessuna dichiarazione capace di dettare l’agenda ai giornali o al governo. Se gli togli il salario minimo, il Partito democratico di quest’estate è il nulla”. 

Schlein ha per lo più partecipato alle feste dell’Unità che si sono svolte in giro per l’Italia. Il che non è certamente nulla di straordinario: è una cosa che hanno sempre fatto tutti i segretari del Pd da quando esiste il partito. Ma il giudizio di Velardi non è del tutto negativo: “Schlein è riuscita comunque a portare a casa qualcosa: sul salario minimo è certamente più leader di Conte, che non si è visto quasi per niente, anche se non aveva annunciato nessuna straordinaria stagione di militanza estiva. Per cui bene da questo punto di vista ma, per favore, che lascino stare la parola militanza. Significa un’altra cosa. Oggi buona parte dell’attività politica è composta da una forte presenza sui social”. 

E pure da questo punto di vista, però, non si è avuta l’impressione di un’onda comunicativa travolgente. L’account Twitter di Elly Schlein è fermo dal 14 agosto, su Instagram nello stesso mese soltanto due post tra quelli pubblicati ritraevano la segretaria impegnata nell’estate militante, con foto scattate in occasione di tre feste dell’Unità. Su Facebook di questi discorsi non c’è praticamente traccia. Alcuni si possono trovare sulle pagine locali di alcune feste dell’Unità, in forma integrale di quaranta o sessanta minuti, che bisogna guardare per intero per trovare una qualche dichiarazione interessante. Magari dei reel in cui si isolavano concetti o frasi forti espresse sul palco avrebbero aiutato ad avere una percezione ‘militante’ di queste occasioni. “Ma anche su questo”, insiste Velardi, “nel secolo scorso parlare alle feste poteva avere un significato ‘militante’, ce ne erano tantissime in tutta Italia. Oggi devi andarle a racimolare nei paesini emiliani o toscani”. E in effetti, andando a guardare i profili social di Schlein, da inizio giugno sono state segnalate 12 partecipazioni alle feste dell’Unità, cinque in Emilia-Romagna (Reggio, Bologna, Bosco Albergati, Villalunga e Modena), due in Toscana (San Gimignano e Fiesole), tre in Lombardia (Mantova, Botticino e Melzo), una in Campania (Napoli) e una nel Lazio (Roma). Insomma stando a ciò che si trova sui profili della segretaria, in media c’è stato un discorso ogni 7,6 giorni a una festa dell’Unità in giro per l’Italia. Meno di uno a settimana. 

Certamente ce ne sono state altre, ma non ce n’è traccia. Per esempio di quella di Castiglione del Lago è circolato un video in cui la segretaria suona la chitarra. L’unico video, tra l’altro, che compare se cercate “Schlein festa Unità” su Youtube fino al decimo risultato. E su Google, se si cerca “estate militante”, l’unica pagina riconducibile al sito del Pd che salta fuori porta a una schermata bianca con scritto: “Nessun contenuto trovato”. Insomma, dal punto di vista comunicativo di questa estate militante resta ben poco.

 

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