Pd in ferie

Ma dov'è Elly? L'estate latitante di Schlein

Gianluca De Rosa

La segretaria ha interrotto l'estate militante per qualche giorno di riposo, ma nessuno sa dove sia. E su migranti e caro benzina adesso chi detta la linea del partito?

Quando i cronisti glielo chiedevano a giugno Elly Schlein rispondeva così, svicolando: “Vacanze? Non lo so, per ora mi occupo dell’estate militante”. E la segretaria ha mantenuto la promessa. Almeno fino al 11 agosto. Subito dopo l’incontro a Palazzo Chigi sul salario minimo, e dopo aver lanciato la petizione online in sostegno alla proposta, Schlein è sparita dai radar. Dall’estate militante all’estate latitante il passo è stato brevissimo. E se Giorgia Meloni ha trascorso le ferie tra la masseria in Val d’Itria e l’Albania confondendo i giornali che per alcuni giorni la davano chi da una parte e chi dall’altra, di Elly nessuno sa niente. C’è chi giura di saperla nella natia Svizzera, ma non si trova qualcuno disposto a metterci la mano sul fuoco. La segretaria è ossessionata dalla privacy. Le incursioni nel suo tempo libero non le tollera: da un lato la politica, dall’altro la vita privata. E potrebbe anche andare bene, ma in questi giorni a sinistra chi spiega qual è la linea, ad esempio, su migranti e caro benzina? Dal Nazareno  assicurano: “Tranquilli, tornerà presto”. Solo pochi giorni e, terminata la latitanza, l’estate militante potrà ripartire

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