Editoriali

Perché è importante che il Senato riconosca l'Holodomor come genocidio

Redazione

Sterminio per fame, da Stalin a Putin. Oggi il voto a palazzo Madama sul più imponente massacro della storia europea dopo la Shoah, la mozione sottoscritta da senatori di Fdi e Pd

E’una questione storica, ma che riguarda più che mai l’attualità. Oggi il Senato discute una mozione “sul riconoscimento dell’Holodomor come genocidio ai danni del popolo ucraino”. Holodomor deriva dalle parole ucraine holod (carestia) e moryty (uccidere) ed è appunto lo “sterminio per fame” attuato dall’Unione sovietica di Stalin per piegare la resistenza dei contadini ucraini alla collettivizzazione e liquidare l’élite nazionale. La carestia, manifestatasi già nella primavera del 1932 a seguito della collettivizzazione del 1930-31, e poi attenuata dal raccolto, fu aggravata scientemente a fine anno da una dura politica di requisizione del raccolto e di restrizione della mobilità per chi cercava di migrare verso le città in cerca di cibo. Si è trattato del più imponente massacro della storia europea del XX secolo dopo la Shoah: quattro milioni di morti in appena sei mesi, da gennaio a giugno del 1933.

L’obiettivo di Mosca, allora, era quello di colpire contemporaneamente la regione più ricca di grano e quella meno affidabile per la sua storia, la sua composizione sociale e le sue tradizioni nazionali. E’ evidente, da ciò che sta accadendo dal primo giorno dell’invasione dell’Ucraina fino a questi ultimi giorni, che gli obiettivi dichiaratamente genocidi di Vladimir Putin (la negazione dell’esistenza della nazione ucraina) e anche le sue pratiche (l’uscita dall’accordo del grano e il bombardamento del porto di Odessa e dei silos che stoccano i cereali) richiamino quella pagina tragica della storia europea, che vide gli stati del continente voltarsi dall’altra parte. Stavolta non è così. Un aspetto rilevante è che la mozione, a prima firma dal senatore Speranzon di FdI e sottoscritta da tutto il gruppo di FdI, sia stata firmata anche dai senatori Alfieri, membro della segreteria del Pd, e Casini. Se il Senato riconoscesse l’Holodomor come genocidio, come peraltro ha già fatto il Parlamento europeo, con un voto all’unanimità sarebbe un importante segnale di unità del paese.

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