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Il programma

A Napoli (senza De Luca) nuove prove di campo largo. Fico e Bonetti all'evento Pd contro l'Autonomia

Ruggiero Montenegro

Da domani l'iniziativa "Una e indivisibile". Dopo il salario minimo, la legge promossa dal leghista Calderoli è l'occasione per Schlein e le opposizioni di cercare un terreno comune. Il governatore della Campania non ci sarà: è in programma un consiglio regionale

Dopo il salario minino, sarà l'Autonomia differenziata a compattare le opposizioni? Per dirlo è forse ancora presto, ma di certo nella due giorni che il Pd ha organizzato a Napoli - venerdì e sabato - contro il disegno di legge promosso dal ministro Roberto Calderoli, si proverà a sondare il terreno. Nel programma dell'iniziativa di "Una e indivisibile", ci sono anche l'ex ministra della Famiglia, Elena Bonetti di Italia viva - secondo alcuni rumors parlamentari in uscita dal partito, verso Azione, per i più maliziosi verso Forza Italia - e il grillino Roberto Fico, che nel capoluogo campano è di casa.
  
Si confronteranno entrambi, nel corso del panel di venerdì pomeriggio dal titolo: "L'opposizione al ddl Calderoli". Nuove prove di campo largo? Sul palco insieme a loro ci saranno anche Peppe Provenzano, Giuseppe De Cristoforo di Sinistra italiana ed Enzo Maraio, il segretario del Partito socialista italiano che pochi giorni fa ha scritto una lettera pubblica indirizzata a tutti i leader dei partiti che avversano il governo Meloni, invocando una "iniziativa comune di tutte le forze democratiche, riformiste e liberali" e la definizione di un "perimetro di coalizione a livello nazionale". Il principio è lo stesso di quello abbozzato dalla segretaria dem Elly Schlein che vorrebbe creare una sorta di piattaforma, attorno ai temi del lavoro e della sanità, in grado di consolidare su alcuni punti l'intesa tra i partiti di opposizione, lasciando in secondo piano ciò che divide. Una sorta di metodo Landini, come lo abbiamo definito su queste pagine, rivisitato in chiave parlamentare.

  

Fin qui i buoni propositi di una "estate militante". Ma non mancano le polemiche. E a fare notizia alla vigilia dell'evento napoletano c'è pure un'assenza ingombrante: quella del presidente della Campania Vincenzo De Luca. Non ci sarà, domani ha un consiglio regionale. per l'esame del disegno di legge "assestamento del bilancio di previsione finanziario per il triennio 2023-2025 e variazione di bilancio della Regione Campania". Nessuna sorpresa, d'altra parte lo stesso governatore (che alle primarie sosteneva Bonaccini) non è mai stato tenero - usiamo un efemismo - con la segretaria. "Il Pd della Campania è stato sequestrato con argomenti penosi", aveva detto la settimana scorso, in riferimento al commissariamento del partito locale. E ancora: "Contro di me un'aggressione mediatica, volgare, promossa anche dalla Schlein sui giornali". Pesa la vicenda del terzo mandato e quella del figlio Piero, declassato nel suo ruolo all'interno del gruppo dei deputati alla Camera. Eppure, assicuravano al Foglio dal Nazareno: "È stato invitato ma non ha dato risposta". Mentre dallo staff del presidente rispondono che da Roma "hanno mandato una mail alla segreteria. Non si sono sforzati molto". Ed escludono sorprese e ripensamenti dell'ultimo minuto. 

  

C'è tempo fino a sabato pomeriggio. Fino ad allora si alteneranno negli altri appuntamenti dell'iniziativa - sono previsti dibattiti sulla Costituzione, sugli Enti locali e sul Pnrr - esponenti dell'ala riformista, come Alessandro Alfieri, i sindaci Matteo Lepore, Matteo Ricci, Antonio Decaro e Gaetano Manfredi, a fare gli onori di casa. Oltre a Roberto Speranza, al governatore pugliese Michele Emiliano e quello dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini (che è pure presidente del partito). La manifestazione si chiuderà con l'intervento di Schlein. 

  

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