Il video

"Sul mio corpo decido io. Vergogna": il video della contestazione a Roccella

Un gruppo di attiviste ha interrotto l'intervento della ministra per la Famiglia agli Stati generali per la Natalità

La ministra per la Famiglia e la natalità Eugenia Roccella è stata contestata questa mattina nel corso di un convegno nell'ambito degli Stati generali della natalità. Quando l'esponente del governo ha preso la parola, un gruppo di manifestanti ha cominciato a scandire slogan - "Sul mio corpo decido io" e "il governo nega il diritto all'aborto" - che hanno interrotto l'intervento. I ragazzi e le ragazze hanno accusato l'esecutivo di portare avanti politiche contrarie al diritto all'interruzione della gravidanza. 


Roccella si è detta pronta a discutere: "Siamo d'accordo, nessuno ha detto che qualcun'altro decide sul corpo delle donne. E' per questo che siamo qui, perché le donne oggi non decidono sul proprio corpo". Ma le contestazioni ("Vergogna - Vergogna - vergogna") sono andate avanti. Subito dopo una ragazza, appartenente al gruppo dei contestatori, è stata invitata sul palco per spiegare le ragioni della protesta. Ha letto un comunicato al quale poco dopo Roccella ha provato a rispondere. Ma le proteste sono andate avanti, fino a che la stessa Roccella ha deciso di lasciare il palco, impossibilitata a parlare. 

 

Un anno fa al Salone del libro la ministra era stata contestata con ragioni simili prima della presentazione del suo libro. Presentazione che fu poi cancellata tra le polemiche. 

 

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