La diretta dall'aula

Pnrr, l'informativa di Fitto: "Rimoduleremo alcuni obiettivi. Sulla terza rata confronto con Ue"

Il ministro per gli Affari europei riferisce in Aula lo stato lo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza

"Il governo – assicura il ministro per gli Affari europei – vuole raggiungere il risultato della spesa dell'intero Pnrr”. Intevenendo in Aula al Senato per un'informativa urgente, Raffaele Fitto, ministro responsabile del Pnrr, fa il punto della situazione, dei ritardi e delle preoccupazioni che riguardano l'attuazione del Piano. Ma spiega anche come il governo intende andare avanti, collaborando con Bruxelles.

"Per la terza rata, del valore di 19 miliardi, riferita ai 55 obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza assegnati all'Italia nel secondo semestre 2022, si proseguirà con l'invio di ulteriore documentazione in un confronto costante e propositivo con la Commissione europea per raggiungere questo obiettivo che nelle prossime ore dovrà trovare una soluzione”, dice Fitto ai parlamentari.

Il passaggio successivo è quello relativo ai 27 obiettivi Pnrr da realizzare entro il 30 giugno 2023, rispetto a cui "ci sono alcuni obiettivi da rimodulare", ammette il ministro, annoverando tra questi "la realizzazione degli asili nido e scuole dell'infanzia, la sperimentazione dell'idrogeno nei mezzi di trasporto pubblico e il progetto Cinecittà". A ogni modo, continua Fitto, "l'interlocuzione con la Ue è per mantenere gli obiettivi" e i finanziamenti e "garantendo la loro realizzazione entro il 2026".

Quanto alla governance del piano – un altro punto su cui le opposizioni hanno attaccato il governo – il governo intende utilizzare "la cabina di regia come luogo di confronto costante", ha detto ancora Fitto, riferendo che sul RePowerEu (il piano europeo per l’energia sicura e sostenibile) c’è stato un incontro con regioni e province. Mentre Giorgia Meloni ha avuto un’interlocuzione "con i ministri interessati e gli amministratori delle principali aziende di stato, Eni, Enel, Snam e Terna, per poter avere con loro un confronto e delle proposte concrete su tutti gli obiettivi da raggiungere all'interno del RePower". A questo si aggiungono una serie di incontri settoriali con le categorie, sempre all'interno della stessa cabina di regia. In modo da "portare avanti un confronto costante sul più grande piano di investimenti dal dopoguerra a oggi”.

Il ministro ha infine ribadito che al termine di questa fase, “quando sarà definito questo programma e avremo una bozza complessiva", ci sarà anche un momento di confronto ulteriore che coinvolgerà il Parlamento.
 

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