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Il Pd cerca giornalisti per le Europee. La grana De Luca si ingrossa

Elly Schlein non se ne è accorta subito, ma dopo un mesetto ha capito che i social non bastano a indirizzare l’opinione pubblica. E per quello non basta un quotidiano amico a fare la differenza: bisogna allargare il giro

E’ stata una delle prime preoccupazioni della segretaria del Pd Elly Schlein e del suo staff: la comunicazione. Al Nazareno infatti si sono subito interrogati sul modo migliore per indirizzare i media. Con le televisioni è stato facile: dal Pd arrivano delle indicazioni e la maggior parte delle volte le emittenti utilizzano quegli spunti. Poi è stata la volta delle agenzie di stampa. Non tutte, naturalmente, solo quelle cosiddette più amiche.

Ma non è finita qui. Per quanto la segretaria non li ami in particolar modo anche i giornali hanno la loro influenza. Elly Schlein non se ne è accorta subito, ma dopo un mesetto ha capito che i social non bastano a indirizzare l’opinione pubblica. E per quello non basta un quotidiano amico a fare la differenza: bisogna allargare il giro. Il problema però è sorto quando al Nazareno hanno compreso che spesso i temi da loro proposti non suscitavano nemmeno l’entusiasmo dei cronisti più vicini al Pd. Il solerte staff del Pd ci ha provato per la prima volta il giorno in cui la leader ha riunito la segreteria in quel di Riano. Il “suggerimento” di puntare sulle battaglie dem per il diritto alla casa, affidato a un giornalista amico perché lo riferisse anche agli altri colleghi che si squagliavano sotto il sole in attesa della fine della riunione, è stato seguito alla lettera da un solo giornale. E non era nemmeno quello del cronista amico che era stato opportunamente sollecitato. Qualche giorno dopo il secondo tentativo: questa volta sul decreto lavoro che il governo intende varare il primo maggio. Ma anche in questa occasione il risultato è stato tutt’altro che eccellente: ancora una volta un solo giornalista ha seguito i “consigli” del Nazareno. Perciò in queste ore al Pd stanno rivedendo la strategia.

Strategia che Schlein vuole perfettamente rodata tra qualche mese, quando comincerà la sua lunga rincorsa per le elezioni europee. E a proposito di europee, e anche di giornali, corre voce che tra le candidature a cui sta pensano la segretaria del Pd, a parte quelle di dem fortemente legati ai territori ci sono anche quelle di volti noti della televisione. Negli ultimissimi giorni circola con una certa insistenza l’ipotesi di Lucia Annunziata. Ma la giornalista, che non ha mai nascosto le sue spiccate simpatie per la sinistra, ha un programma in Rai che va molto bene: ha uno share alto ed è quasi sempre ripreso dai quotidiani. Però, nel caso in cui Annunziata non rientrasse nei piani che la maggioranza di governo sta studiando per la Rai e perdesse il suo programma, allora, dicono al Pd, potrebbero tornare alla carica.

La grana campana si sta rivelando ancora più complicata di quanto Elly Schlein pensasse. La segretaria infatti all’inizio era convinta che Enzo De Luca avrebbe ceduto sul terzo mandato. Ma il “governatore” non ci pensa proprio e minaccia di scendere in campo in proprio. E il commissario in Campania, Antonio Misiani, ha fatto presente la cosa alla leader. Per questa ragione la segretaria del Pd si è fatta più prudente e se le si chiede un’opinione sul terzo mandato glissa. Come sul termovalorizzatore…

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