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Schlein apre a Conte e Calenda: "Possibili battaglie comuni"

La segretaria del Pd è stata ospite a Che Tempo che fa su Rai 3. "Il sostegno all'Ucraina rimane assolutamente necessario", ha detto a proposito dell'invio di armi a Kyiv

Redazione

Nella sua prima intervista televisiva da leader del Pd, Elly Schlein non ha chiuso la porta né al Movimento cinque stelle né al Terzo polo. "Alcune battaglie come quella sul salario minimo e la difesa della sanità pubblica possiamo farle insieme", ha detto la neosegretaria rivolgendosi a Giuseppe Conte e Carlo Calenda. Includendoli in quella che è ancora molto lontana dal diventare un'alleanza, bensì un ben più contingente percorso comune come opposizione al governo Meloni, da costruire nelle aule parlamentari. Un percorso, su alcuni temi, delineato anche dal leader di Azione nel suo manifesto programmatico per arrivare alla costituzione di un partito unico di centro pubblicato quest'oggi sul Foglio.

Schlein ha parlato anche di altro negli studi di Fabio Fazio, chiarendo la sua posizione sulla guerra in Ucraina. Perché il sostegno alla causa di Kyiv resta "assolutamente necessario per sostenere Zelensky e il popolo ucraino rispetto a un'invasione criminale avanzata dalla Russia di Putin". Schlein sulla guerra ha anche aggiunto che "non ci può essere sinistra senza l’ambizione di costruire un futuro di pace. E vorrei un protagonismo forte dell’Unione europea, un ruolo diplomatico e politico forte".

La segretaria ha poi condannato le violenze compiute dagli anarchici nel centro di Torino: "Non ci può essere nessuna accettazione e tolleranza, tutta la mia solidarietà alle sedi, non solo diplomatiche e consolari, che hanno subito attacchi: bisogna tenere chiara la difesa dei principi di democrazia e pluralismo, non possiamo arretrare di un centimetro”.

Sul futuro del Pd ha auspicato che non si verifichi alcuna scissione. E ha detto che lei sarà "la segretaria di tutti. E' finito il tempo dei personalismi e della conflittualità interna". Mentre a proposito del ruolo che potrebbe assumere Stefano Bonaccini nel partito, Schlein ha detto: "Stiamo discutendo modi e forme". Gli avrebbe offerto un ruolo da vicesegretario ma il governatore dell'Emilia-Romagna ambisce a fare il presidente del Pd.

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