Dopo il naufragio

"La sinistra specula ingnobilmente sulla tragedia di Cutro". Parla Rixi, il vice di Salvini

Carmelo Caruso

Il viceministro dei Trasporti: "Squallido pensare che ci sia dolo". La Lega difende Piantedosi. Mattarella vola a Crotone. Il Pd attacca il governo: "Perché non sono qui?"

Edoardo Rixi, viceministro dei Trasporti, leghista, è vero che avete alzato il telefono e ordinato alla Guardia costiera di non intervenire? “Siamo padri e genitori. Credere che ci sia dolo nella tragedia, nel naufragio di Cutro, lo trovo ignobile, squallido e vergognoso”. Nel suo partito è lei l’esperto di porti. Se la politica non è colpevole, lo è forse la Guardia costiera? “Nessuno si permetta di sporcare un corpo di uomini eccezionali e con loro un ministro come Matteo Piantedosi”. Siamo alla Camera con Rixi. Sergio Mattarella è volato a Crotone. Il Pd accusa il governo: “Non c’è un rappresentante. Dove sono?”. Il ministro dell’Interno è pronto a riferire in Parlamento. Martedì e mercoledì la sua informativa.

 

Viceministro Rixi, le opposizioni, parlano di un guasto nella catena di comando e chiedono le dimissioni di Piantedosi. Da ieri c’è anche un’indagine dei magistrati. La Guardia costiera fa capo al suo ministero. E’ vero che gli avete tolto poteri e mezzi? “A differenza di tanti io non politicizzo un corpo dello stato. La Guardia Costiera è il nostro vanto. E’ imbarazzante questa doppiezza. Si attacca oggi la Guardia costiera, la stessa che veniva contrapposta, dalla sinistra, agli altri Corpi di polizia. Il gioco era dividere in buoni e cattivi. Oggi i buoni sono diventati cattivi”. E invece? “E invece mi limito ai fatti. Se c’è un governo che ha ha potenziato la Guardia costiera, basta guardare le risorse dell’ultima Finanziaria, quel governo è il governo Meloni. Se c’è un ministro che crede nel valore della Guardia costiera quel ministro è Salvini”.

 

La Lega è oggi convinta che sia in atto un tentativo spregiudicato: piegare una tragedia che ha scosso l’Italia per colpire tre ministri. I primi due sono Salvini e Giancarlo Giorgetti, da cui dipendono Guardia costiera e Guardia di Finanza. Il terzo è Piantedosi. Sarebbe stata Giorgia Meloni a chiedere, personalmente, al ministro dell’Interno, di accettare l’invito di Bruno Vespa e presentarsi agli italiani in televisione “perché noi non abbiamo nulla da rimproverarci o da nascondere. Una cosa è chiedere all’Europa un cambio di passo sull’immigrazione, un’altra sono i salvataggi. Con le nostre mani li avremmo salvati se solo fosse stato possibile”.

 

Anche Salvini oggi fa una distinzione tra una politica di contenimento degli sbarchi e la necessità dei salvataggi. Da novembre 2022 le forze italiane sono state impegnate in 451 eventi di salvataggio. Oltre 27 mila naufraghi portati a terra. Al Viminale, prefetti, funzionari, che hanno incontrato Piantedosi dicono che “anche questa volta non si è tirato indietro malgrado Guardia costiera e GdF non siano apparati a lui riconducibili”. Avrebbe anche dichiarato: “Ci ho messo la faccia. Ho sempre fatto così. Ho piena fiducia negli apparati, negli agenti. Io non sono uno da scaricabarile”. La sua conferenza stampa “incriminata”, quella sua frase (“non partite”), avrebbe spiegato, “è stata tagliata ed equivocata. Era una conferenza lunga due ore. Non temo le indagini. Sono padre pure io, la mia commozione era sincera come il dolore che ho provato”.

 

Ieri, in Parlamento, i deputati si inoltravano sui telefonini un retroscena del Riformista su un’eventuale sostituzione di Piantedosi con il ministro Lollobrigida. Il ministro dell’Agricoltura ha chiamato Piantedosi per testimoniargli vicinanza. Intorno alle 16 circa, Nicola Gratteri è stato visto uscire da Palazzo Chigi. E’ probabile che non ci sia un collegamento, ma c’è chi, nel Pd, lo vede: “Si cerca il sostituto di Piantedosi? O cos’altro?”. Meloni continua a scrivere al suo ministro. Si parla di più messaggi spediti in queste ore: “Vai avanti”.

 

Il centrodestra sconta un’informazione urlata che in passato ha cavalcato e che ora gli si ritorce contro. Domenica sera, a “Non è l’Arena” di Massimo Giletti, l’ex medico Orlando Amodeo,  ospite oramai fisso delle trasmissioni di La7, ha parlato di “tragedia voluta dal governo”. In passato il medico calabrese era stato candidato con i Verdi. L’opinione, purtroppo, si forma anche così, in queste trasmissioni, che sono state porto aperto della destra. I parlamentari di Forza Italia sono preoccupati perché si prova a “colpire un ex prefetto” e si restituisce un’immagine del governo “che non corrisponde al vero. Ci vogliono fare passare per aguzzini”.

 

Elly Schlein, neo segretaria del Pd, è andata a Crotone. Dice il deputato Nico Stumpo, Articolo Uno-Pd, che “la presenza di Mattarella illumina l’assenza del governo. Il governo a Crotone non c’è”. E’ una critica rivolta alla premier che secondo il Pd “ha preferito recarsi in India ed evitare un passaggio doveroso”. FdI si è forse accorta con ritardo che l’attacco a Piantedosi non era solo un attacco alla Lega. C’è sempre una catena di comando ma anche la catena finisce e resta solo il comando. Al comando oggi c’è Meloni.

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  • Carmelo Caruso, giornalista a Palermo, Milano, Roma. Ha iniziato a La Repubblica. Oggi lavora al Foglio