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il segreto dell'urna

Chi ha votato La Russa in Senato oltre a Lega e FdI? Le accuse tra Pd, Terzo Polo e M5s

Gianluca De Rosa

Fratelli d'Italia ha eletto il suo esponente senza l’appoggio dei 18 senatori di Forza Italia: 95 vengono dal partito di Meloni e dalla Lega, due voti sono di Berlusconi e Casellati. Renzi nega e accusa il M5s, Letta: "Qualcuno dell'opposizione sogna la maggioranza"

A dirlo è stato proprio lui, il neoeletto presidente del Senato Ignazio La Russa: “Ringrazio chi mi ha votato, chi non lo ha fatto, chi si è astenuto, e anche quelli che mi hanno votato pur non facendo parte della maggioranza di centrodestra”. Perché tra i 116 voti che hanno portato all'elezione del colonnello di Fratelli d'Italia a ricoprire il ruolo della seconda carica dello stato ci sono anche voti che vengono fuori dal perimetro della maggioranza. 

Prima dell’inizio del voto, Forza Italia aveva annunciato che non avrebbe ritirato la scheda durante le prime due chiame, di fatto impendendo al centrodestra di avere la maggioranza assoluta. Lo stesso La Russa, dopo una lite con Berlusconi in aula, aveva spiegato al Foglio: “Quello che è successo è che Miccichè e la Ronzulli gli danno addosso, a Berlusconi, e lui purtroppo si fa portare". I due, La Russa e Berlusconi, in aula, immortalati dalle videocamere, hanno avuto uno scambio vivace, nonostante il Cav. e la presidente uscente Maria Elisabetta Casellati siano stati gli unici tra i forzisti a ritirare la scheda e votare La Russa. È normale dunque che anche il neo presidente di palazzo Madama sia rimasto stupito da quanto successo nell’urna. Le magie del voto segreto: FdI elegge il suo presidente senza l’appoggi di FI

Facendo due conti, senza i 18 senatori di FI, FdI e Lega ne hanno 95: 21 voti in meno dei 116 ottenuti da La Russa. Due sono i voti di Berlusconi e Casellati. E gli altri 19? 

L’attenzione di tutti è andata subito al Terzo Polo. “Che sia il nuovo colpaccio di Renzi per spaccare la maggioranza e prendersi la vicepresidenza di una camera in cambio”, è il dubbio che è cominciato a circolare. 

 

 

Il senatore fiorentino però parlando con i cronisti ha smentito immediatamente questa ricostruzione: “Non è che se succede qualcosa sono sempre stato io. Se faccio una cosa la rivendico. Questa è una resa di conti interna al centrodestra, nessuno nella maggioranza mi dà i voti per la vicepresidenza, loro si sceglieranno il loro, a noi tra camera e senato uno spetta ma andrà accordato con le altre opposizioni, con Pd e 5 stelle, non con la maggioranza”. 

 

 

Ai 95 senatori di Lega e FdI si aggiunge il voto del senatore Mario Borghese di Maie, che alla Rai ha dichiarato di aver votato La Russa. Ci sarebbero poi i voti di Berlusconi, Casellati, i due eletti di Noi moderati e Sud chiama Nord, il movimento di Cateno De Luca, ma ci si ferma comunque a 101, con 15 voti che ballano. Tra i senatori a vita era presente in aula, oltre alla presidente Liliana Segre, Monti, Rubbia e Cattaneo. Anche a non fidarsi di Renzi, immaginando che i voti del suo gruppo siano andati a La Russa, si arriverebbe a 109 con altri sette voti di ignota provenienza.

E non bisogna dimenticare che durante la chiama due voti sono andati a Calderoli, il candidato del Carroccio che questa mattina aveva fatto un passo indietro proprio a favore di La Russa, si immagina dunque due voti leghisti. La votazione insomma è destinata ad entrare tra quelle che piacciono agli appassionati dei retroscena, grazie al voto segreto. 

Di certo Fratelli D’Italia è riuscita ad eleggere alla presidenza il suo candidato senza il voto di uno dei partiti della sua maggioranza. Una prova di forza, ma anche un’incognita per il futuro.

Renzi ha detto che, con Franceschini, hanno convenuto che “Chi ha dato i voti per La Russa non capisce niente di politica”. Lo ha fatto alludendo con grande ammicco al fatto che i voti mancanti sarebbero arrivati dai 5 stelle.

 

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