la giornata politica

Governo, la Lega indica Fontana per la Camera. La Russa eletto in Senato senza l'appoggio di FI

Tra i papabili per Montecitorio spunta il nome del vicepresidente del Carroccio, ma dietro ai veti sui presidenti c'è ancora la lista dei ministri. Berlusconi: "Ronzulli non avrà un ministero". E Meloni incontra Salvini

Le aule di Camera e Senato sono riunite nelle prime sedute della nuova legislatura. Oggi si insediano i parlamentari eletti il 25 settembre per stabilire, in primis, chi dovrà guidare i due rami del Parlamento. Dopo che il vertice fra i tre partiti di maggioranza è saltato in seguito alle trattative convulse di ieri, il centrodestra arriva in aula con un accordo piuttosto fragile ed esposto ai capricci dei potenziali franchi tiratori. La fotografia della vigilia non è delle migliori: la nuova classe dirigente non è d’accordo su nulla. Specie Meloni e Berlusconi. 


19.25 Mattarella incontra il neo presidente del Senato La Russa
 

Dopo essere stato eletto presidente del Senato, La Russa si è recato al Quirinale dove è stato ricevuto dal presidente della Republica Mattarella. Subito dopo l'esponente di Fratelli d'Italia si è recato in via della Scrofa, sede del partito.



18:40 - Terza fumata nera alla Camera, si vota domani alle 10:30

Anche il terzo scrutinio per l'elezione del presidente della Camera, l'ultimo programmato per la seduta di oggi, si è concluso senza esito. In questa votazione erano necessari, come per la precedente, due terzi dei voti (comprese anche le schede bianche e nulle). A fronte di 377 presenti e votanti, il quorum corrispondente era così fissato a 252, mentre lo spoglio ha registrato 357 schede bianche e 8 nulle, insieme a sette voti dispersi, tre per Andrea Casu e due per Riccardo Molinari. L'Assemblea è riconvocata per domani alle 10,30, quando per eleggere il presidente sarà sufficiente la maggioranza assoluta e pertanto, quasi certamente, entro la mattinata di domani si concluderà la fase dell'elezione dei presidenti di Senato e Camera.

18:25 - La Lega indica Lorenzo Fontana per la Camera, Molinari capogruppo 

"Ho chiesto a Riccardo Molinari la disponibilità a proseguire il suo mandato da capogruppo della Lega a Montecitorio, nonostante avesse tutte le carte in regola per fare il presidente della Camera”, lo dice il leader della Lega Matteo Salvini. “Molinari è stato e sarà il miglior capogruppo possibile, ruolo per me politicamente più rilevante per i prossimi cinque anni” continua Salvini.  Il segretario sta incontrando i vicesegretari Andrea Crippa, Lorenzo Fontana e Giancarlo Giorgetti. Giorgetti ha rimesso a Salvini la decisione per un eventuale incarico nel futuro governo di centrodestra. Fontana, già vicepresidente della Camera, è il candidato per la terza carica dello stato.


 

18:10 - La Russa e i suoi vanno a Palazzo Madama per brindare 

Il neo presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha incontrato amici e parenti in via degli Uffici del vicario. Dopo un saluto, ha dato appuntamento a palazzo Madama per un brindisi. (Gianluca De Rosa)


 

17:55 - Lorenzo Fontana in pole per la presidenza della Camera

Il vicesegretario della Lega, Lorenzo Fontana, sarebbe in pole per diventare il prossimo presidente della Camera. Lo si apprende da fonti parlamentari del Carroccio. Ai cronisti che gli chiedono conferma, Fontana risponde inizialmente con una battuta: ''Giorgetti alla Juve, io al Verona…''. Poi però aggiunge sibillino: ''é ancora in divenire, la notte é lunga''.


 

17:50 - Iv attacca il Pd. Bonetti: “Elezione La Russa frutto delle scelte elettorali dem”

 

 

“La maggioranza di destra ha dimostrato tutta l'esplosione delle contraddizioni interne. È preoccupante. Noi abbiamo votato scheda bianca. Se oggi siamo arrivati a questa elezione in questo modo, è frutto anche della scelte elettorale del Pd di schiacciarsi sulla sinistra e sul populismo del M5s. Mi sembra anche che questi siano segnali evidenti di una loro ricongiunzione”: Cosi l'esponente di Italia viva Elena Bonetti, ex ministro alle pari opportunità, commenta l'esito del voto per la presidenza del Senato e l'elezione di La Russa. (Gianluca De Rosa)


 

17:45 - Incontro Salvini-Meloni alla Camera

È in corso un incontro alla Camera tra il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, e il segretario della Lega, Matteo Salvini.


 

17:30 - Berlusconi: "Ronzulli non avrà un ministero"

Parlando con il Corriere della Sera, Silvio Berlusconi ha detto che Licia Ronzulli "non avrrà un ministero" nel prossimo governo Meloni.


 

17:10 - Alla Camera è in corso il terzo voto 

E' iniziata nell'aula di Montecitorio la chiama dei deputati per la terza e ultima votazione prevista oggi per l'elezione del presidente della Camera.


 

C'è anche chi ha cronometrato i voti dei senatori del Terzo polo


 

Seconda fumata nera alla Camera. Si vota di nuovo alle 17

Sono 375 le schede bianche raccolte nella seconda votazione per il presidente della Camera. Anche in questa occasione non è stato raggiunto il quorum e si dovrà proseguire con una terza votazione, che avrà inizio alle 17. Dalla eventuale quarta votazione il quorum si abbassa dagli attuali due terzi alla maggioranza semplice.


 

Dentro Forza Italia crescono i malumori per la prova di forza (fallita)

In Forza Italia, in tanti non erano d'accordo con la scelta del Cav., suggerita da Licia Ronzulli. "Quando si perde si impara, e oggi speriamo che chi di dovere abbia imparato qualcosa", dice Anna Maria Bernini, la capogruppo di FI, parlando col collega senatore Alberto Zangrillo. "C'è grande disagio", convengono. Ce l'hanno, evidentemente, con chi ha imposto la linea della prova di forza. Fallita. (Valerio Valentini)


 

In agenda, ecco quali saranno i prossimi appuntamenti

Mercoledì prossimo, 19 ottobre, alle 15 ci sarà la seconda seduta della XIX legislatura del Senato con, all'ordine del giorno, la elezione di 4 vicepresidenti, 3 senatori questori e 8 senatori segretari. Entro lunedì i senatori dovranno indicare i gruppi di appartenenza. I gruppi sono poi convocati martedì 18 ottobre alle 14 mentre la prima Conferenza dei capigruppo della nuova legislatura sarà martedì alle 17. Non c'è una regola scritta ma è prassi largamente seguita che le convocazioni del presidente della Repubblica per l'affidamento dell'incarico per la formazione del nuovo governo, siano successive al completamento del Consiglio di presidenza.

 


 

Il discorso di Ignazio La Russa: "Sarò presidente di tutti". E cita Pertini, Falcone, e Borselino


"Anche in questa legislatura ci si aspetta e si parlerà di riforme", ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa. "Non dobbiamo favoleggiare il 'tutto e subito', ma soprattutto non bisogna temerle. Bisogna provare a realizzarle insieme. E al Senato può spettare il via alla necessità di aggiornare - non la prima parte che è intangibile - ma quella parte della Costituzione che dia più capacità di dare risposte ai cittadini e di appartenere alla volontà del popolo". La Russa aggiunge di credere "che il Senato possa farlo, in vari modi: l'importante ci sia volontà politica di realizzarle queste riforme".

  

"Ho voluto omaggiare, non proforma ma dal cuore, portare fiori alla senatrice a vita Segre che ha parlato di tre date alle quali non voglio fuggire: il 25 aprile, il primo maggio e il 2 giugno. Io vorrei aggiungere la data di nascita del Regno d'Italia che prima o poi dovrà assurgere a festa nazionale. Queste date tutte insieme vanno celebrate da tutti perchè solo un'Italia coesa e unita è la migliore precondizione per affrontare ogni emergenza e criticità".

    

Non è mancato il riferimento alla guerra in corso a Kiev: "Ai patrioti ucraini va il mio pensiero, così come ai profughi e ai rifugiati ucraini e che da ogni parte del mondo scappano da quella guerra e dalle guerre e devono essere accolti con onore". Un pensiero che ha rivolto a tutti i conflitti nel mondo, presenti e passati: "Nella mia lunga vita politica i momenti più toccanti e che ricordo con più tristezza e dedizione sono quando ho portato sulle mie spalle le bare dei soldati in Afghanistan e a loro e a tutti i caduti di ogni guerra va il mio deferente omaggio". Il nuovo presidente ha infatti un lungo curriculum istituzionale. Oltre a essere stato vicepresidente sia della Camera che del Senato, è stato ministro della Difesa per tre anni nell’ultimo governo Berlusconi.

 

Di fronte alla citazione dei militari italiani c’è stata standing ovation in tutta l’Aula. Da qui La Russa ha iniziato a raccontare il suo percorso politico. "Ho cominciato a far politica appena nato, mio padre faceva politica, aveva la sue idee mai rinnegate. Io ho iniziato nelle organizzazioni giovanili, nei momenti della contestazione, della violenza, della resistenza al terrorismo". Poi l’omaggio a un ex presidente della Repubblica storico: «Una frase mi ha sempre ispirato su come comportarmi, una frase di un presidente di estrazione non proprio come la mia: Sandro Pertini. “Nella vita è necessario sapere lottare non solo senza paura, ma anche senza speranza”. E io aggiungo che la lotta serve non solo quando pensi di poter vincere, ma anche quando pensi valga la pena di essere vissuta». Oltre a carabinieri, polizia, politici, e giornalisti, l’esponente di Fdi ci ha poi tenuto a ricordare anche i simboli della legalità, quali Dalla Chiesa, Falcone e Borsellino, dicendo che farà "tesoro dei loro insegnamenti e dei loro sacrifici". Facendo eco al discorso di Liliana Segre, La Russa ha voluto omaggiare le tre date citate da lei: il 25 aprile, il primo maggio e il 2 giugno, ma aggiungendone un’altra, la nascita del Regno d’Italia. "Prima o poi dovrà assurgere a festa nazionale", ha sottolineato.

  

Molti i riferimenti che il neo presidente ha fatto sulla tutela dei diritti, con riferimento specifico alla necessità di combattere e prevenire le violenza sui minori e sulle donne, definite da La Russa come lo "squallore della società". Ci ha poi tenuto a sottolineare l’importanza dell’Unione europea. "C’è una parola che dobbiamo recuperare tutti: comunità". L’Unione europea – ha proseguito – dev’essere ancora comunità e speranza di pace se saprà come deve per fare elevare il suo raggio d’azione sempre più in alto.

  

"Il mio è un compito di servizio, non devo cercare oggi agli applausi, non devo dire parole roboanti o captare la vostra benevolenza. Lo dovrò fare ogni giorno, le scelte che dovrò fare a volte piaceranno a volte non piaceranno. Non c'è bisogno di parole che suscitano un applauso, ma solo di una sincera promessa: cercherò con tutte le mie forze di essere il presidente di tutti". Conclude così Ignazio La Russa il suo primo discorso da presidente del Senato suggellato da un lungo applauso.


    

Il commento di Giorgia Meloni

"Congratulazioni al neopresidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa. Siamo orgogliosi che i senatori abbiano eletto un patriota, un servitore dello stato, un uomo innamorato dell'Italia e che ha sempre anteposto l'interesse nazionale a qualunque cosa. Per Fratelli d'Italia Ignazio è punto di riferimento insostituibile, un amico, un fratello, un esempio per generazioni di militanti e dirigenti", dice la leader di FdI. "Grazie a tutti coloro che, con senso di responsabilità e in un momento nel quale l'Italia chiede risposte immediate, hanno consentito di far eleggere già alla prima votazione la seconda carica dello stato. Continueremo a procedere spediti".


 

La ricostruzione e i retroscena: come si è arrivati all'elezione di La Russa

14.43 - D’altronde a dirlo è stato proprio lui, il neoeletto presidente del Senato Ignazio La Russa. “Ringrazio chi mi ha votato, chi non lo ha fatto, chi si è astenuto, e anche quelli che mi hanno votato pur non facendo parte della maggioranza di centrodestra”. Eh si perché prima dell’inizio delle votazioni per eleggere il nuovo presidente di palazzo Madama, Forza Italia aveva annunciato che non avrebbe ritirato la scheda durante le prime due chiame, di fatto impendendo al centrodestra di avere la maggioranza assoluta: senza i 18 senatori di FI, FdI e Lega ne assommano 95, nove in meno dei 104 necessari per l’elezione. Lo stesso La Russa, dopo una lite con Berlusconi in aula, aveva spiegato al Foglio: “Quello che è successo è che Miccichè e la Ronzulli gli danno addosso, a Berlusconi, e lui purtroppo si fa portare". I due, La Russa e Berlusconi, in aula, immortalati dalle videocamere, erano arrivati persino a insultarsi, nonostante il Cav. e la presidente uscente Maria Elisabetta Casellati siano stati gli unici a ritirare la scheda e votare La Russa. È normale dunque che anche il neo presidente di palazzo Madama sia rimasto stupito da quanto successo nell’urna. Le magie del voto segreto: FdI elegge il suo presidente senza l’appoggi di Forza Italia. L’attenzione di tutti è andata subito al Terzo polo. “Che sia il nuovo colpaccio di Renzi per spaccare la maggioranza e prendersi la vicepresidenza di una camera in cambio?”, è il dubbio che è cominciato a circolare. 

    

  
Il senatore fiorentino però parlando con i cronisti ha smentito immediatamente questa ricostruzione: “Non è che se succede qualcosa sono sempre stato io. Se faccio una cosa la rivendico. Questa è una resa di conti interna al centrodestra, nessuno nella maggioranza mi dà i voti per la vicepresidenza, loro si sceglieranno il loro, a noi tra Camera e Senato uno spetta ma andrà accordato con le altre opposizioni, con Pd e 5 stelle, non con la maggioranza”. 

   
È possibile che ai 95 senatori di Lega e FdI si aggiungano i voti di Berlusconi, Casellati, i due eletti di Noi moderati e Sud chiama Nord, il movimento di Cateno De Luca, ma ci si ferma comunque a 100, con 16 voti che ballano. Tra i senatori a vita era presente in aula, oltre alla presidente Liliana Segre, solo Mario Monti, difficile abbia votato La Russa. 

  

Renzi dice che con Franceschini hanno convenuto che “Chi ha dato i voti per La Russa non capisce niente di politica”. Lo dice alludendo con grande ammicco al fatto che i voti sarebbero arrivati dai 5 stelle

   

Anche a non fidarsi di Renzi, immaginando che i voti del suo gruppo siano andati a La Russa, si arriverebbe a 109 con altri sette voti di ignota provenienza. E non bisogna dimenticare che durante la chiama due voti sono andati a Calderoli, il candidato del Carroccio che questa mattina aveva fatto un passo indietro proprio a favore di La Russa, si immagina dunque due voti leghisti. La votazione insomma è destinata ad entrare tra quelle che piacciono agli appassionati, con retroscena, grazie al voto segreto, mai definitivi. Di certo Fratelli D’Italia è riuscita ad eleggere alla presidenza il suo candidato senza il voto di uno dei partiti della sua maggioranza. Una prova di forza, ma anche un’incognita per il futuro.

(Gianluca De Rosa)


   

14.40 I rimbrotti azzurri. "Speriamo che chi di dovere abbia imparato qualcosa", dice la capogruppo di FI

In Forza Italia, in tanti non erano d'accordo con la scelta del Cav., suggerita da Licia Ronzulli. "Quando si perde si impara, e oggi speriamo che chi di dovere abbia imparato qualcosa", dice Anna Maria Bernini, la capogruppo di FI, parlando col collega senatore Alberto Zangrillo. "C'è grande disagio", convengono. Ce l'hanno, evidentemente, con chi ha imposto la linea della prova di forza. Fallita.

(Valerio Valentini)


  

14.10 La nota di FI. Berlusconi ha votato La Russa: "Segnale di apertura e collaborazione"
"Sinceri auguri al nuovo presidente del Senato Ignazio La Russa. Forza Italia ha voluto dare un segnale di apertura e collaborazione con il voto del presidente Berlusconi. Ma in una riunione  del gruppo di Forza Italia al Senato è emerso un forte disagio per i veti espressi  in questi giorni in riferimento alla formazione del Governo. Auspichiamo che questi veti vengano superati, dando il via ad una collaborazione leale ed efficace con le altre forze della maggioranza, per ridare rapidamente un governo al Paese". È quanto afferma in una nota Silvio Berlusconi


 

13.50 Renzi: "Non abbiamo votato La Russa, l'avrei rivendicato"
“Non è che se succede qualcosa sono sempre stato io. Se faccio una cosa la rivendico. Questa è una resa di conti interna al centrodestra”, così Matteo Renzi risponde ai cronisti che gli chiedono se il Terzo Polo ha votato La Russa come presidente del Senato, dopo l'uscita dall'aula di Forza Italia. Il nome di Renzi intanto gira tra i papabili per la vicepresidenza. 


 

13.40: Meloni si complimenta con La Russa

"Congratulazioni al neo presidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa. Siamo orgogliosi che i senatori abbiano eletto un patriota, un servitore dello Stato, un uomo innamorato dell'Italia e che ha sempre anteposto l'interesse nazionale a qualunque cosa. Per Fratelli d'Italia Ignazio è punto di riferimento insostituibile, un amico, un fratello, un esempio per generazioni di militanti e dirigenti. È un politico dall'intelligenza rara e dalla tenacia altrettanto introvabile. Un uomo orgoglioso della sua identità politica ma che ha sempre saputo mettere il senso delle Istituzioni al servizio di tutti gli incarichi che ha ricoperto nella sua carriera. E che siamo certi farà altrettanto bene, con autorevolezza,  competenza e imparzialità, alla Presidenza del Senato. Grazie a tutti coloro che, con senso di responsabilità e in un momento nel quale l'Italia chiede risposte immediate, hanno consentito di far eleggere già alla prima votazione la seconda carica dello Stato. Continueremo a procedere spediti". È la di Giorgia Meloni dopo l'elezione di Ignazio La Russa come seconda carica dello stato.


 

13.27: La Russa eletto presidente del Senato (con 116 voti)

Ignazio La Russa è stato eletto presidente del Senato, alla prima votazione. Ha superato il quorum di 104 voti, raccogliendone 116. Sono almeno 19 i voti che La Russa ha preso al di fuori del bacino del centrodestra.


 

12.50 Il vaffa di Berlusconi a La Russa
Come riporta Sky, Berlusconi ha avuto un breve scambio con La Russa, che testimonia la tensione di questi minuti nel centrodestra. Il Cav. sbatte i pugni sul banco e dice al senatore di Fratelli d'Italia: "Vaffa...". Non è chiaro dal video se si rivolga direttamente al senatore o a qualcun'altro impegnato nelle trattaive di queste ore.

 


 

12.45: Solo Berlusconi e Casellati votano per Forza Italia

L'intero gruppo di Forza Italia non ha partecipato al voto per l'elezione del presidente del Senato. A eccezione di Silvio Berlusconi ed Elisabetta Alberti Casellati.


 

12.40: La Russa: "Stanno dando addosso a Berlusconi. Su Ronzulli Meloni non cede"

Ignazio La Russa la spiega così: "Quello che è successo è che Miccichè e la Ronzulli gli danno addosso, a Berlusconi, e lui purtroppo si fa portare. Ormai sulla Ronzulli, la Meloni non cede. A costo di non fare il governo, non torna indietro". (Valerio Valentini)
 


 

12.20: Forza Italia non sta partecipando al voto al Senato

A Palazzo Madama è in corso la votazione per l'elezione del presidente dell'Aula. Forza Italia, nonostante l'accordo di centrodestra preveda l'indicazione di Ignazio La Russa, non sta partecipando al voto. Franco Zaffini, senatore di FDI, la spiega così. "Ormai tra Meloni e Berlusconi è una gara a chi intigna di più". Stefania Craxi, di Forza Italia, esce dall'Aula e spiega: "L'indicazione che abbiamo ricevuto è di non votate a nessuna delle due chiame di questo primo scrutinio". Pochi metri più in là, passa Ignazio La Russa. Volto teso, testa bassa. "Devo andare, devo andare", dice, e su infila in Aula. (Valerio Valentini)


 

12.15: Fumata nera alla Camera alla prima votazione (non raggiunto il quorum)

Si è chiusa con un nulla di fatto la prima votazione per l'elezione del presidente della Camera. 368 le schede bianche, 4 i voti raccolti da quello che dovrebbe essere il candidato del centrodestra, il leghista Riccardo Molinari. Non è quindi stato raggiunto il quorum. La prossima votazione è alle 14.


 

11.55: Alla Camera è in corso lo spoglio. La diretta dall'Aula


 

11.50: Meloni: "Giorgetti al Mef? Non se ne parla prima dell'incarico"

"Non parlo di squadra di governo. Ve l'ho gia' detto: parlare di governo significa avere l'incarico". Lo ha detto Giorgia Meloni, rispondendo alle domande dei cronisti alla Camera sull'esistenza di un accordo per una eventuale nomina di Giancarlo Giorgetti alla guida del dicastero dell'Economia e delle Finanze. 


 

11.30: Meloni vede Berlusconi, Forza Italia voterà La Russa. Ma Ronzulli agita il partito 

“Bene”. “Benino”. Il secondo incontro tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi avviene alla Camera a dodici ore dal faccia a faccia teso di ieri sera a Villa Grande. Il Cav. comunica alla capa della destra che Forza Italia voterà Ignazio La Russa presidente del Senato. Le distanze rimangono. A partire dalla squadra di governo. I colonnelli di FdI danno al Foglio questa versione: “Il problema non è Berlusconi ma Licia Ronzulli che trama contro di lui”. Cosa? “Sì, gioca a spaccargli il partito per avere una rendita di posizione”. È davvero così? Da Forza Italia danno un’altra versione, molto più edulcorata ovviamente: “C’è una dialettica politica normale, basta retroscena”. Il Cav. e Meloni si rivedranno. Magari anche con Matteo Salvini. (Simone Canettieri)


 

11.05: Senato, applausi per il discorso di Segre. Molinari indicato ufficialmente come candidato del centrodestra per la Camera

Lorenzo Cesa è commosso. Come back. “Sono tornato”. Simonetta Matone è spaesata: “Che devo fare?” Alla Camera c’è più festa . Al Senato è tutto più serio. Roberto Calderoli, detto il Calde, ha dovuto rinunciare. Era il suo sogno fin da quando urlava “Bergamo nazione, tutto il resto meridione”. La senatrice Segre sta tenendo una lezione di storia contemporanea. È feroce. Fascismo, marcia su Roma. Domani aprirà i giornali. Applaudita. Il Pd ha trovato il segretario reggente. È vestita di nero. Intanto si stanno svaligiando archivi. Ignazio La Russa aveva una casa a Ragalna. Non è Paternò. Riccardo Molinari, detto il Mol, è stato ufficialmente indicato come candidato unico del centrodestra alla Camera. Ha una Volvo come Bossi. A causa del taglio dei parlamentari il Senato sembra la classe quando si è marinata scuola. Oggi potrebbero essere eletti un presidente della Camera uno del Senato, è come detto la segretaria del Pd. La donna che il Pd cerca da anni. La papessa straniera. (Carmelo Caruso)  


 

10.50. Meloni: "Il gesto di Calderoli dimostra che la maggioranza lavora per essere sempre compatta"

Meloni attraversa il secondo piano della Camera per scendere a votare: “Il gesto di Calderoli dimostra che la maggioranza lavora per essere sempre compatta”. La leader di FdI, accompagnata dallo staff e dal capogruppo Francesco Lollobrigida, parla anche dell’indicazione su Riccardo Molinari presidente della Camera dice: “Punto anche qui a chiudere velocemente”. È in versione futurista, Meloni. E dunque si esibisce nell’elogio della velocità: “Quando saremo chiamati riusciremo anche ad allestire una squadra di governo in maniera molto veloce”. Completo grigio, sciarpa al collo, una tosse che sembra darle fastidio. Prima di entrare in Aula un deputato le regala un libro di Paolo Isotta. (Simone Canettieri)



10.45. Partita la prima seduta anche al Senato. Liliana Segre ha iniziato la chiama



 
10. 40: La Russa: "Grazie a Calderoli per gesto di generosità". In Senato è appena arrivato Berlusconi
Dopo il passo indietro annunciato dalla Lega, arriva il riconoscimento di La Russa: "Grazie a Calderoli per gesto di generosità", ha detto il colonnello di Fratelli d'Italia, che sempre più probabilmente sarà il prossimo presidente del Senato"

Intanto, dopo essere stato alla Camera in prima mattinata per incontrare Meloni, Berlusconi è arrivato in Senato.


 

10.35 Il re delle cliniche private Angelucci (Lega): "Rocca, capo della Croce rossa mondiale, sarebbe un ottimo ministro della Sanità"

Antonio Angelucci, deputato della Lega ma soprattutto editore e re delle clinica private, fuma una sigaretta in cortile con Alfredo Antoniozzi, passato con Fratelli d’Italia. Il discorso cade sul prossimo ministro della Sanità: “Francesco Rocca sarebbe un ottimo nome. È uno tosto, capo della Croce rossa mondiale, riconosciuto fuori dall’Italia”. Il parere di Angelucci, chiamato dai colleghi sua sanità, sarà ascoltato dalla coalizione? (Simone Canettieri)


  
10.25.  Salvini: "Calderoli è un grande ma pronti al passo di lato"

"Oggi il centrodestra darà mostra di compattezza, lealtà e unità. Calderoli è un grande ma se c'è un passo di lato lo facciamo". Così Matteo Salvini, arrivando in Senato con lo 
stesso Calderoli, che poco prima aveva detto: "Accordo su La Russa", confermando l'unità d'intenti con Fratelli d'Italia.


   
10.20. Camera, Rosato: "Grande onore aprire i lavori. Grazie a Draghi e Conte". In corso la prima chiama

"Per me è un grande onore, oggi, aprire i lavori della XIX legislatura della Camera dei deputati. Lo faccio, insieme a voi, provando il forte senso di responsabilità che ciò comporta in questo tempo così complicato, reso tale prima dalla pandemia, poi dalla guerra in Ucraina scatenata dalla Russia e dalla crisi energetica ed economica che stiamo attraversando. Vorrei ringraziare anche i diversi governi della XVIII legislatura, il presidente Giuseppe Conte oggi neo deputato. Un ringraziamento particolare va al presidente Mario Draghi che sta guidando e ha rianimato con competenza ed efficacia il nostro Paese in questa complessa congiuntura". Lo ha detto il presidente provvisorio dell'Assemblea della Camera, Ettore Rosato, nel suo intervento. Subito dopo è partita la prima chiama dei deputati.


   

Ore 10. La seduta alla Camera è aperta

Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi e la presidente di FdI Giorgia Meloni sono a Montecitorio. A breve è atteso un incontro tra i due. Intanto il Cav. ha incontrato alcuni parlamentari azzurri.

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