Il presidente dell'Umbria Donatella Tesei (foto Ansa)

Tesei (Lega): “È urgente vaccinare tutti, anche i più giovani”

Annalisa Chirico

"Dobbiamo ascoltare i consigli della scienza: solo così torneremo liberi e potremo far correre l'economia". Parla il presidente dell'Umbria

“L’inoculazione di Matteo Salvini? Ho pensato: menomale, sta sempre in mezzo alla gente”. La presidente della regione Umbria Donatella Tesei ha lo scilinguagnolo ben sciolto, da avvocato cassazionista con il sacro fuoco della politica. “Non ho dubbi: dobbiamo vaccinarci tutti, dobbiamo ascoltare i consigli della scienza. Io non sono un medico, perciò mi affido ai medici. Soltanto così torneremo liberi e potremo far correre l’economia”, parla così la governatrice che nel novembre 2019 si è rivelata la scommessa vincente del leader della Lega rompendo i 49 anni ininterrotti di sinistra al governo.

 

“Da donna di diritto – incalza Tesei  – l’idea dell’obbligo vaccinale mi lascia perplessa perché ricordo bene quanto prescrive la Costituzione in materia di trattamenti sanitari. Serve informazione, conoscenza: le persone vanno persuase, non minacciate”. In Umbria, dall’annuncio del Green pass in vigore dal prossimo 6 agosto, le prenotazioni per il vaccino nella fascia tra i 12 e i 17 anni si sono triplicate. “Noi ci siamo attenuti alle indicazioni del commissario Figliuolo e abbiamo lavorato da subito per mettere in sicurezza gli over 60, vale a dire le categorie a rischio di malattia grave. Adesso restano giovani e giovanissimi: per loro immunizzarsi significa poter tornare alla didattica in presenza, in sicurezza. Si dirà: ma i giovani, il più delle volte, contraggono la malattia in forma lieve. E’ vero ma sono portatori inconsapevoli del virus e magari infettano gli altri. Dobbiamo vaccinarci, non c’è via d’uscita”.

 

Insomma, l’annuncio del Green pass è servito? “Poteva essere uno strumento utile, invece ho l’impressione che si trasformerà in un mezzo di vessazione verso categorie già danneggiata dalla crisi pandemica. Il Green pass deve restituirci spazi di normalità, non può somigliare ad una punizione contro ristoratori, camerieri e albergatori, già prostrati dal virus. Per entrare al museo o al  ristorante, io punterei su protocolli rigidi e controlli a tappeto. Pensi alle discoteche: i giovani hanno bisogno di tornare a incontrarsi. Se chiudi le sale da ballo, ci saranno le feste clandestine fuori controllo. Limitiamo i balli all’aperto, introduciamo il contingentamento, la misurazione della febbre, gli ingressi scaglionati, ma che senso ha tenere chiuse le discoteche?”.

La preoccupa il rialzo dei contagi? “In Umbria abbiamo due posti di terapia intensiva occupati, in generale osserviamo che, anche con i contagi in aumento, i ricoveri sono stabili e non c’è pressione negli ospedali. Ogni giorno vengono inoculate circa 9mila dosi di vaccino ma, se ricevessimo più dosi, potremmo arrivare a 13mila. I nuovi contagiati sono perlopiù persone non vaccinate o che hanno ricevuto una sola dose”. Passando all’economia, una volta lei ha detto che l’Umbria è una regione del Centro ma con numeri da Sud Italia per il tasso di disoccupazione. “E’ una vera piaga a cui vogliamo porre rimedio. Dobbiamo creare occupazione, e che sia occupazione di qualità. Il Covid ha reso tutto più complicato, la pandemia ci ha colpito a pochi mesi dal mio insediamento, adesso però abbiamo in cantiere progetti importanti che, anche grazie al PNRR e ai fondi strutturali, potranno dare nuove opportunità di sviluppo. Siamo una regione straordinaria dove trascorrere le vacanze immersi nella bellezza e nella serenità ma siamo anche il posto giusto per investire e fare business”.  Una questione ineludibile sono le infrastrutture. “Intendiamo destinare le risorse del PNRR a progetti concreti. Citando il premier Mario Draghi, dico che, per accedere alle risorse europee, ci stiamo indebitando ma dobbiamo impegnarci affinché sia ’debito buono’, con uno sguardo sul futuro. C’è un’interlocuzione in corso con il governo, siamo riusciti a far passare alcuni progetti come l’alta velocità, il potenziamento della ex FCU, mi piacerebbe immaginare treni veloci che colleghino Perugia, Roma e Firenze. C’è poi l’Aeroporto di San Francesco: abbiamo ripianato le perdite e ricapitalizzato la società. Vogliamo che diventi un hub strategico con collegamenti anche internazionali, con Monaco e Londra. Dateci tempo, vogliamo realizzare grandi cose”.

Un altro suo chiodo fisso è la denatalità. “Io sono contenta che in Umbria si viva a lungo, abbiamo una popolazione longeva perché siamo una terra salubre con un’elevata qualità della vita. Tuttavia vedo anche l’esigenza di attrarre i giovani affinché scelgano di lavorare e mettere su famiglia nella nostra regione. Quando mi sono insediata, ho scoperto che il budget per gli eventi, a disposizione della presidenza, era rimasto in grossa parte inutilizzato a causa del Covid. Così ho deciso di destinarlo ai nuovi nati: dallo scorso mese di settembre chi nasce in Umbria riceve un bonus di cinquecento euro. Poca cosa, un piccolo aiuto per partire”. Adesso però gli eventi in Umbria sono ripresi in grande spolvero: l’Umbria Jazz, il Festival dei Due mondi, quello di Todi, la Festa del Cinema, l’Eurochocolate in autunno... “Sì, vogliamo tornare a incontrarci e a investire nella competenza e nella creatività della nostra gente. Alcune modalità sono cambiate perché ogni cosa deve svolgersi in sicurezza, per tutelare la propria salute e quella altrui. Tuttavia, me lo lasci ripetere, grazie al vaccino potremo vivere tutta un’altra storia”. 

Di più su questi argomenti: