la guerra sul nuovo statuto

Conte: "Diversità di vedute con Grillo, non mi presto a operazioni di facciata"

Redazione

Il progetto per dare un nuovo corso ai Cinque stelle e le tensioni con Grillo degli ultimi giorni. L'ex premier parla dal Tempio di Adriano

La conferenza stampa di Giuseppe Conte

 

 

Conte: "Con Grillo profonda diversità di vedute. Non mi presto a operazioni di facciata"

"Con Beppe Grillo sono emerse diversità di vedute su alcuni aspetti fondamentali. E' emerso un equivoco di fondo: non ha senso imbiancare una casa che necessita di una profonda ristrutturazione. Beppe mi è sembrato ritenere che tutto vada bene così salvo alcuni moderati aggiustamenti". Lo dice Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa al Tempio di Adriano. Ho sempre detto che "non mi sarei mai prestato a una mera operazione di facciata o di restyling. Il M5S necessita di forti cambiamenti", ha aggiunto Conte. "Il Movimento ha bisogno di una leadership politica chiara, che abbia una salda base di legittimazione democratica. La diarchia non è la soluzione", è stata l'ulteriore precisazione dell'ex presidente del Consiglio. Che ha anche anticipato come domani trasmetterà la sua proposta di nuovo statuto al capo politico reggente Vito Crimi e allo stesso Grillo.

Rispondendo a una domanda del Foglio, Conte ha detto che la "visione politica, anche in tema di politica estera, spetta al leader del Movimento". Era un riferimento alla visita che Grillo ha fatto recentemente all'ambasciatore cinese in Italia Li Junhua, molto criticata per ragioni di opportunità politica (negli stessi giorni il presidente americano Joe Biden chiamava a raccolta i leader del G7 in chiave anti cinese) e da cui lo stesso Conte si era sottratto per "impegni familiari". 

 

Come si è arrivati fin qui

 

Non è un posto come un altro quello scelto da Giuseppe Conte per tornare a parlare pubblicamente. Alle 17 e 30 l'ex premier tiene una conferenza stampa dal Tempio di Adriano, che negli ultimi anni è stato l'epicentro di molte delle svolte grilline. Cosa dirà? Se lo chiedono in tanti (perlomeno, tra chi segue la politica). Perché dopo la discesa di Grillo a Roma, quella con cui il comico-fondatore ha ristabilito la propria centralità all'interno del M5s, l'avvocato di Volturara Appula era pronto a lasciare. Questo accadeva venerdì. Di mezzo c'è stato un weekend nel quale gli emissari dell'uno e dell'altro fronte hanno lavorato per prevenire uno strappo irreversibile (e gli stessi protagonisti della vicenda, Conte e Grillo, si sono sentiti telefonicamente). Il garante si sarebbe detto pronto a fare un passo indietro sul versante delle nomine e della comunicazione. Le parole di Conte saranno molto indicative per capire se una convergenza è stata trovata. O se invece si andrà verso l'addio. 

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