"Il M5s si è chiuso nel palazzo", dicono gli espulsi. Che si ritengono "ancora dentro"

"Sono fuori dal gruppo al Senato ma non dal Movimento", dice il senatore Morra. E per il deputato Cabras le espulsioni sono "l'ennesimo errore"

"Il M5s si è chiuso nel palazzo e ha scelto di fare una battaglia debole nel governo", dice il deputato dissidente del M5s Pino Cabras a proposito della decisione dei vertici del Movimento di espellere i senatori che hanno votato no alla fiducia al governo Draghi. "L'espulsione – prosegue – è l'ennesimo errore perché non hanno saputo ascoltare esigenze diverse. Così il M5s si impoverirà". 

 

     

"Se mi sarà data la possibilità mi ricandiderò", sostiene anche Nicola Morra, senatore espulso, che però non ci sta: "Cartellino rosso? Ora vedremo il giudice quante giornate mi darà... Mi ritengo ancora dentro al M5s, da quello che mi si dice sono fuori dal gruppo al Senato ma non dal Movimento. La proposta che è stata avanzata non mi è sembrata coerente con i nostri valori. Io e Di Battista ci scriviamo e ci sentiamo". 

 

I grillini rimasti si trincerano dietro le regole: Riccardo Fraccaro oggi ha detto: "È una ferita, ma votare contro le indicazioni degli elettori prevede l'espulsione".

 

   

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