Il trasversalismo non ha più grandezza
Dalla parte del niet come dalla parte del sì, chi con Capezzone chi con Toninelli, strani alleati strategici di burle contrapposte
Il trasversalismo è il sale della politica, alla pari con le coerenze del militantismo, rispettabili anche quelle se non siano fanatiche e giuggiolone. Le politiche di Giolitti erano trasversali, e trasformistiche, che è anche di più e meglio, bastonava con i prefetti per includere socialisti e popolari nel blocco estenuato del vecchio stato liberale. Perse, arrivò il fascismo, Salvemini lo dannò come ministro della malavita perché gli intransigenti, i niettisti di sempre, non conoscono le ragioni del trasversalismo che la mente pietrificata nell’idea o nell’ideale, peggio, non attinge.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitaleLe inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioniOPPURE
- Giuliano Ferrara Fondatore
"Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.