Così parla un uomo di stato: Pedro Sánchez
Disciplina, orgoglio e niente spifferi. Lo splendido titanismo del capo del governo spagnolo
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Conte lasci perdere la cattiva ambizione
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La Catalogna vuole il Mes
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Conte e il patto del sombrero. Così il premier prova a vendere il Mes a Spagna e Portogallo
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Sánchez vuole una voce in Ue e ha un programma per convincere i frugali
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Il ponte di Genova ad Autostrade e la visita di Giuseppe Conte in Spagna
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Tra la Spagna e l'Italia c'è di mezzo l'antieuropeismo (italiano)
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Podemos non esiste
Pedro Sánchez è un primo ministro capace di dire che per disciplina, resistenza e spirito di vittoria Spagna e Italia hanno fatto fronte alla pandemia in modo titanico; è capace di parlare con orgoglio di imprese salvate, licenziamenti evitati, sostegni a milioni di salariati e autonomi; valuta il Fondo Comune di Bruxelles e le altre misure per mille miliardi una svolta paragonabile alla nascita della Comunità europea, alla caduta del muro di Berlino, alla moneta unica; vuole agire con l’Italia la Francia la Germania e gli altri per un interesse comune europeo fatto di trasferimenti, debito condiviso, welfare e rilancio in grande della sanità pubblica, strumento decisivo; giudica miope un’opposizione che nell’emergenza punta alla caduta del governo, infattibili i governissimi, solide le maggioranze bizzarre (quella italiana e quella tra il Psoe e Podemos); incita a tornare a vivere dopo la grande prova, aggrappandosi alle radici del coraggio dei popoli e nella visione degli Stati Uniti d’Europa. L’intervista a Aldo Cazzullo del Corriere dovrebbe essere stampata su pergamena e acclusa come dossier urgente e importante a tutte le caselle postali dei ministri e dei capi-partito qui da noi, dove al posto di legittime rivendicazioni all’altezza di quanto è successo si sentono scricchiolii politicisti, spifferi, dichiarazioncine buone per alimentare scemenze retroscenistiche, battutine e personalismi da emiciclo emiplegico con le sue flaccidità, in un brivido continuo di neoscandalismo e di diffidenza reciproca.
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- Giuliano Ferrara Fondatore
"Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.