Cosa non torna nel nuovo decreto del governo sul coronavirus
Nel documento approvato stanotte ci sono scarsa chiarezza nella scelta dei termini e spiegazioni tecniche insufficienti per giustificare alcuni provvedimenti. E le regioni esprimono dubbi
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Tutta l'Italia in quarantena. Conte firma il decreto “io resto a casa”
Dopo il grave inciampo nel quale è incorso il governo nella serata di ieri per avere diffuso alla stampa una bozza del decreto che preannunciava il divieto per ogni persona fisica di entrare e uscire dalla Lombardia e da ben altre 9 province (poi divenute 14), e dopo avere rischiato un fuggi fuggi generale di migliaia di persone dal nord al sud d’Italia, il premier Giuseppe Conte è stato costretto in nottata, com’era prevedibile per evitare guai maggiori, ad accelerare la firma e la pubblicazione delle nuove misure per mezzo delle quali l’esecutivo spera di contenere la diffusione del coronavirus.
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