Foto LaPresse

Lo sfregio a Radio Radicale spiegato con i 900 milioni buttati dal governo

Claudio Cerasa

La cifra corrisponde agli interessi in più pagati dallo stato per le emissioni del primo trimestre 2019 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

Al direttore, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha inviato un parere al governo nel quale invita a non tagliare la convenzione con Radio Radicale senza che neppure sia stata definita la riforma del settore. Radio Radicale costa 5 milioni di euro all’anno. Qualcuno può spiegarci per quale diavolo di ragione dovrebbe chiudere?

Marco Martoni

Alla fine di marzo, il centro studi di Unicredit ha calcolato nei primi tre mesi del 2019 i 76 miliardi di titoli di stato a medio-lungo termine (Btp, Cct e Ctz) emessi dal Tesoro sono costati, in termini di interessi annualizzati, circa 700 milioni di euro in più rispetto ai titoli analoghi collocati nel primo trimestre dell’anno scorso. Se a questi numeri si sommano anche i BoT collocati da gennaio allo stato attuale le emissioni del solo primo trimestre sono costate allo stato, nel 2019, 900 milioni di interessi in più rispetto a quelle dello stesso periodo dell’anno scorso, più o meno il valore di 180 Radio Radicale. Without shame.

Di più su questi argomenti:
  • Claudio Cerasa Direttore
  • Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.