Stampa al regime

Andrea Marcenaro

La trasmissione che era di Massimo Bordin verrà proseguita dall'establishment del giornalismo italiano, e questo aggiunge alla battaglia sacrosanta un piacevole frisson

La campagna per mantenere in vita Radio Radicale contro la stupidità e il rancore sordo dei gialloverdi al governo procede al meglio, si avverte un po’ di affanno tra le file dei censori, piccole crepe sembrano aprirsi e la determinazione con cui gli amici di Massimo Bordin tengono botta pare davvero quella dei tempi migliori. Tra le iniziative più importanti, ovviamente, la prosecuzione mattutina di “Stampa e regime” grazie alla generosa e convinta disponibilità dei grandi giornalisti che faranno la staffetta al microfono. Il primo è stato Francesco Merlo, seguirà Paolo Mieli, poi chissà, magari Gian Antonio Stella o perfino Liana Milella. E questo oltretutto, di poter cioè apprezzare un pezzetto di regime che ci legge la stampa, aggiunge alla battaglia sacrosanta un piacevole frisson.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.