Luigi Di Maio (foto LaPresse)

Dopo l'inchiesta del Foglio sul programma M5s, Faraone (Pd) attacca Di Maio: "Trasformismo 4.0"

Redazione

"La Terza Repubblica grillina inaugura la stagione dei programmi che mutano con le stagioni"

"Mi ha colpito l'articolo di oggi sul Foglio e credo che Luigi Di Maio ci debba delle spiegazioni. Credo le debba a chi ha votato il Movimento 5 Stelle e a tutti gli italiani", scrive sul suo profilo Facebook Davide Faraone sottosegretario pd al ministero della Salute. Secondo la ricostruzione di Luciano Capone, pubblicata oggi su queste colonne, la versione del programma elettorale attualmente disponibile sul sito del M5s è infatti stata stravolta rispetto a quella pubblicata a febbraio: qualcuno al vertice del partito, probabilmente Di Maio che ne è il capo politico, con il placet di Davide Casaleggio che attraverso l’Associazione Rousseau gestisce il sito, ha sostituito il programma votato dagli iscritti con un altro completamente differente. I pdf del programma votato online sono stati cambiati, con la modifica di parti sostanziali del programma, e sono stati anche aggiunti quattro pdf su temi mai proposti sulla piattaforma Rousseau. Una delle sostituzioni più lampanti, a esempio, riguarda il “programma Esteri”, un tema che, viste le vicende che riguardano la Siria, è di fondamentale importanza e stringente attualità. Gli iscritti avevano votato per un’impostazione radicale, terzomondista, filo russa e anti atlantica. Il nuovo “programma Esteri” è stato bonificato: tolte le contestazioni alla Nato e agli Stati Uniti, addolcite le critiche all’euro e all’Ue, smussati gli elogi alla Russia.

   

   

"Emerge chiaramente", dice Faraone, "che la cantilena ripetuta da Di Maio sui programmi compatibili è una truffa. Così com'è una truffa la storiella che quello dei 5Stelle è il primo e l'unico programma basato sulla partecipazione e sulla democrazia diretta online.  Perché quello votato dagli iscritti – recuperato oggi dal Foglio e condiviso da milioni di italiani con il loro voto del 4 marzo – è sparito ed è stato sostituito in segreto con un programma in pdf diverso, non votato da nessuno. Eravamo abituati a partiti che tradivano il programma presentato agli elettori, la Terza Repubblica dei grillini inaugura invece la stagione dei programmi che mutano a mutare delle stagioni".

   

     
"Noi non siamo abituati a parlare male dei nostri avversari politici, promuoviamo le nostre idee. Però quando è troppo è troppo. Hanno fatto e fanno campagna contro i trasformisti, giusto, ma loro che fanno i trasformisti programmatici cosa sono? Con un programma preciso sono diventati il primo partito in Italia, raggiungendo il 32 per cento e adesso lo cestinano diventando il primo caso, nella storia della nostra repubblica, di trasformismo che coinvolge un intero partito e i rispettivi gruppi parlamentari – attacca Faraone – A questo trasformismo, consumato ai danni del popolo dei cinquestelle e a tutte le persone intelligenti, noi dobbiamo opporci. Allora, finiamola con i contratti e parliamo di visione. Smaschereremo la truffa e scopriremo che sulla visione – la collocazione internazionale dell'Italia, l'Europa e le politiche economiche – non abbiamo niente a che spartire con questo 'ectoplasma mutante'. D'altronde, cosa possiamo aspettarci da chi parla di due forni, uno con la Lega e uno con il Pd, due partiti radicalmente diversi, che diventano assolutamente interscambiabili per un 'movimento' senza principi. Un programma per ogni forno, un partito che diventa di destra o di sinistra, al bisogno. Non c'è alcuna differenza tra chi cambia casacca e chi cambia programma. Si chiama sempre trasformismo. Trasformismo 4.0, probabilmente".

  

"L''unica cosa che ha cambiato il M5S è il programma. Un vero e proprio inganno per gli elettori. Una dimostrazione che la serietà non è la principale qualità del M5S", scrive su Twitter il senatore del Pd Ernesto Magorno.

   

 

Anche il consigliere economico del Nazareno, Luigi Marattin, su Twitter rilancia l'inchiesta del Foglio e scrive: "Fatela l’alleanza con questi. Accomodatevi pure".

  

 

"Questi ragazzi meritano davvero fiducia", scherza Alessia Morani, deputata e vicepresidente del gruppo Pd:

  

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