Rosy Bindi (foto LaPresse)

Rosy Bindi annuncia l'addio alla politica (prima che Renzi la pensioni)

Redazione

La deputata Pd pronta per il passo indietro: “Dopo 23 anni alla Camera e 5 a Strasburgo, a fine legislatura, lascerò il campo. Mi dedicherò alla teologia e ai viaggi”

Il calcio insegna. Meglio ritirarsi quando ancora si conta qualcosa che subire l'onta di essere trattati da inutili zavorre, mal sopportati o, peggio ancora, esonerati alla prima occasione utile. Rosy Bindi sa bene che alla fine di questa legislatura, soprattutto in caso di vittoria (abbastanza scontata) di Matteo Renzi alle primarie del Pd del prossimo 30 aprile, la sua carriera politica giungerebbe inevitabilmente al capolinea.

 

Rosy e Matteo non si sono mai stati troppo simpatici. Il segretario non ha ovviamente alcuna intenzione di ricandidarla e il fatto che Bindi sieda alla Camera ormai da 23 anni, cui vanno aggiunti 5 anni da parlamentare europeo, di sicuro non l'aiuta. Sei legislature, infatti, sono ben oltre il limite di tre mandati previsto dallo statuto del partito. Così il presidente dell'Antimafia ha deciso di giocare in anticipo annunciando, in un'intervista al Fatto Quotidiano, che a fine legislatura “lascerò il campo”. Insomma non è lui che mi caccia, ma io che me ne vado.

 

A questo punto la domanda è inevitabile: cosa farà Bindi dopo 28 anni trascorsi nei palazzi della politica? “La vita è più e meglio di ciò che facciamo - spiega -, per quanto onorevole e gratificante. Vorrei dedicarmi agli studi, tornare al mio vecchio amore per la teologia. E poi viaggiare un po'. Ho girato tanto ma visto poco”. In ogni caso, aggiunge, “non mi ritirerò a vita privata. Maria Elena Martini e Tina Anselmi finché hanno potuto si sono impegnate. E io vedo un gran bisogno di formazione alla politica e di ricostruzione delle reti associative”. Tradotto: se mai il Paese dovesse decidere di aver bisogno di lei, Rosy risponderà presente. A fine legislatura l'Italia perderà una politica di lungo corso, ma ha già guadagnato una “madre” della Patria. In bocca al lupo.       

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