Stefano Parisi (foto LaPresse)

Parisi può essere il leader del centrodestra? Un sondaggio SWG in esclusiva per il Foglio

Redazione
Nella convention "Energie per l'Italia" a Milano, l'ex candidato sindaco al capoluogo lombardo ha presentato il suo programma per rilanciare il centrodestra. Ma cosa ne pensa l'elettorato?

Ritiene che Stefano Parisi abbia la stoffa per diventare il nuovo leader dell'intero centrodestra italiano?

 

 

Meteodologia di rilevazione

 

Interviste online con metodo CAWI; campione di 1500 soggetti residenti in Italia, di età superiore ai 18 anni. Tutti i parametri sono uniformati ai più recenti dati forniti dall'Istat. I dati sono stati ponderati al fine di garantire la rappresentatività rispetto ai parametri di sesso, età, zona di residenza, titolo di studio e partito votato alle ultime elezioni.

 

Margine d’errore delle stime: ± 2,5% a un intervallo di confidenza del 95%

 

NOTA DI COMMENTO

 

Sulla prospettiva di una nuova leadership del centrodestra incarnata nella figura di Stefano Parisi si registrano vaste aperture, ma anche significative riserve. Quasi la metà degli elettori ritiene possibile che la successione del Cavaliere investa il manager. Sarebbe più corretto interpretarla come una non-­preclusione alla sua leadership, più che un’investitura, considerato che l’ex-­candidato alle comunali milanesi è relativamente ancora poco conosciuto. Parisi dovrà però affrontare innanzitutto le resistenze del suo elettorato di riferimento. Infatti nell’ambito del centrodestra soltanto la metà degli elettori è possibilista su questa soluzione ed è da notare anche la freddezza dell’elettorato di Forza Italia: il 39% lo ritiene papabile e un terzo chiude la porta. Malgrado la forte fame di leader, l’elettorato post-­berlusconiano non intende affidarsi ai nuovi arrivati senza aver valutato attentamente. Da notare inoltre una maggiore fiducia nelle possibilità di Parisi nel centro-­nord rispetto al meridione.

 

Rado Fonda

Direttore di Ricerca SWG Spa

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