La mla cittanifestazione "Riprendiamoci Genova" a due mesi dal crollo del Ponte Morandi (Foto LaPresse)

Leggere "la Città" per ricostruire Genova

Adriano Sofri

La rivista mensile racconta il lutto del Ponte Morandi e propone delle idee per ripartire

C’è da poco a Genova una rivista mensile, la Città (quasi omonima della classica “Una città”, che viene redatta a Forlì ma non ha un ambito locale). Il numero di ottobre è ricco di informazioni e opinioni su Genova dopo “l’infarto” del crollo del ponte, ancora più attuali all’indomani dei nuovi disastri del maltempo in Liguria e dell’abbandono e della malvagità nella Roma di San Lorenzo. “Non si tratta di ricostruire un ponte, ma di ripensare la città”, scrive Luca Borzani nell’editoriale. Ci sono i racconti del lutto: “Quando si passava sopra ci si chiedeva sempre come potesse stare su, il ponte di Fillak, così imponente, alto e lungo. Quando ci si passava sotto ci si chiedeva se quell’ombra distante avesse un senso, oltre alla scaramanzia di chi, studente, dalla Valpolcevera andava nelle scuole di Sampierdarena: ‘Se parli sotto al ponte ti interrogano’.” (Simone Pieranni).

 

C’è la storia del (tentato) recupero del centro storico e la trasformazione della sua movida, “spacci di alcolici” e centri di volontariato – davvero impressionante per i visitatori canuti come me, che qui imparo l’espressione “il popolo degli aperitivi” (Franca Balletti, docente di architettura). Il porto, l’ex valle delle fabbriche, la nuova mobilità, l’esempio delle città “che funzionano bene in Europa” (la “Perspektive Muenchen”), il radicamento della ‘ndrangheta (Anna Canepa), la rigenerazione urbana come rigenerazione umana (Salvatore Settis), l’immaginazione del futuro (Goffredo Fofi)… E poi la stanchezza, l’affanno, la rabbia, la fermezza degli sfollati, nei testi e nelle fotografie, in gran formato, di Fabio Bussalino. www.la-citta-online.it. Di carta, 4 euro.

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