Stefano Gabbana e Domenico Dolce (foto LaPresse)

Compri D&G vinci la Prima alla Scala

Clarice Borgomanero

Occhi puntati sui tanti milanesi che domani sera vestiranno Dolce&Gabbana. Nella maggior parte dei casi, infatti il biglietto è stato un gentile omaggio e un caldo ringraziamento del duo stilistico per l'acquisto dell'abito

Occhi puntati sui tanti milanesi che domani sera vestiranno Dolce&Gabbana alla Prima della Scala. Il biglietto di ingresso, infatti, nella maggior parte dei casi è stato un gentile omaggio e un caldo ringraziamento del duo stilistico per l'acquisto dell'abito. Non è il primo anno che questo accade: anche nel 2018, in piena bufera post gaffe con la Cina a causa di uno spot ritenuto offensivo e razzista, il ridotto Toscanini era affollato di signore asiatiche e di qualche importante socialite americana abbigliata D&G e dichiaratamente “invitata”. La differenza è che per questa prima esecuzione della Tosca, i pr di Dolce&Gabbana hanno iniziato a dare la “caccia” alle milanesi a loro gradite da metà ottobre. Così, mentre le irriducibili continuano a vestire nomi legati alla città, un inner circle che comprende Raffaella Curiel, Giorgio Armani, Gianluca Saitto, Etro (scelto anche dal regista, Davide Livermore), ci saranno molti sussurri e sguardi di intesa verso chi sfoggerà il visibilissimo brand D&G. Qualche ironia e qualche sbuffo, in queste ultime ore prima del grande appuntamento, circola anche attorno a un'altra faccenda: oggi il brand ha sfilato con la collezione haute couture nel parterre, lasciando i fiori già in sala per la Prima e molto malcontento fra i dipendenti del teatro, a cui non pare che la sponsorizzazione del duo, si parla di 600 mila euro, valga per tutto quel disturbo e quelle gonnone a ruota.