Una scena di Blade Runner

Come fare bella figura senza necessariamente sapere quel che si dice

Intelligenza artificiale

Andrea Ballarini

È uno degli argomenti più caldi del momento. Se ne parla, se ne parla, se ne parla, ma quasi nessuno sa bene di che cosa. Praticamente l’argomento perfetto per questa rubrica

Intelligenza artificiale e no

  

  • Nel prossimo futuro l’umanità dovrà rispondere a due questioni fondamentali. La prima: esiste intelligenza fuori della terra? La seconda: esiste intelligenza sulla terra?
     
  • È di gran moda paventare scenari distopici in cui le macchine prenderanno il potere sugli uomini. In questo modo ci si posiziona come sagaci osservatori e coscienza critica della modernità. Ogni dieci anni ricordarsi di cambiare diametralmente opinione.
     
  • Elon Musk ha più volte parlato del pericolo rappresentato da intelligenze artificiali fuori controllo. Poi ha spedito una spider su Marte e a qualcuno sono cominciati a venire dei dubbi che possa avere ragione.
     
  • Citare le leggi della robotica di Asimov fa sempre figo e lascia intendere un vasto retroterra umanistico.
     
  • Avere ancora seri dubbi sull’esistenza dell’intelligenza tout court.
     
  • Evidenziare i molteplici problemi etici che l’emergere di una forma di coscienza artificiale comporterebbe. Per fortuna l’incoscienza naturale di alcuni politici riequilibra la bilancia.
     
  • In fondo se tutti i droidi fossero fighi come la fidanzata di Rick Deckard in Blade Runner ci potrebbe anche stare. Convenirne.
     
  • Ancora insoddisfacente l’intelligenza artificiale, già perfettamente efficiente la stupidità naturale.
      
  • Per riconoscere che non siamo intelligenti, bisognerebbe esserlo.
    (Georges Brassens)
      
  • L’intelligenza è largamente sopravvalutata.
       
  • Se in compagnia di donne affascinanti ricordarsi di dire che il cervello è l’organo più sexy. Se si è abbastanza in confidenza valutare se ammiccare.
      
  • Essersi sempre chiesti se nella vita sia meglio essere buoni e stupidi o intelligenti e cattivi. Fare attenzione a non mescolare le coppie.
      
  • Parlare di intelligenza emotiva. Fa figo e non c’è tanto bigno di spiegare che cosa sia.
      
  • Il limite della propria intelligenza è sempre immediatamente inferiore a quello necessario a capire il foglietto di montaggio di un mobile Ikea. Convenirne.
       
  • Essere sempre stato di gran lunga il più intelligente e vedersi sempre perferito il superfusto semianalfabeta della classe è un’esperienza che obbliga a riconsiderare la scala dei propri valori esistenziali. Convenirne.
       
  • Cercare compulsivamente pizzi realizzati al tombolo su internet per fregare l’algoritmo di profilatura di Google. Ovviamente se interessa davvero il tombolo, non funziona.
       
  • -Pronto, Intelligence service?
    -Eh?
    (Antica barzelletta delle elementari.)
      
  • Io se fossi l’intelligence di questo Paese mi farei chiamare in un altro modo. Il Titanic era detto l’inaffondabile e sappiamo com’è andata.
      
  • Che fortuna possedere una grande intelligenza: non ti mancano mai le sciocchezze da dire. (Anton Checov)
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