(foto di Ansa) 

La satira dell'innamorato fisso

Draghi va a Saturnia e passa la mano. Ecco l'esecutivo Meloni secondo Milani

Maurizio Milani

Mattarella apre le consultazioni, la leader di FdI forma il nuovo esecutivo tra cui Capezzone alle pari opportunità e Berlusconi alla Farnesina, incaricato di risolvere la crisi ucraina con Trump e Briatore. 

Con sorpresa generale, Mattarella oggi apre le consultazioni. Riceve le delegazioni di tutti i partiti. La decisione finale è clamorosa: incarico a Giorgia Meloni per formare il nuovo governo. Draghi, avvertito solo dall’agenzia Nova, subito si dimette e va a Saturnia Terme. Qui cerca di convincere la popolazione a mettere un rigassificatore.
Ma veniamo alla sostanza della giornata. Il presidente Mattarella ha avuto l’ok per un esecutivo Meloni, avrà l’appoggio parlamentare della Lega e di tutta la galassia dei grillini (che si ricompattano per tale occasione). Inutile dire poi di Forza Italia, +Europa, e chiaramente Fratelli d’Italia. 
La Meloni accetta l’incarico, senza, a sua volta, consultare le forze che sosterranno il suo governo. Il programma è semplice: A) l’Europa deve spalmare equamente il debito pubblico degli stati membri. In pratica i nostri 3.500 miliardi di deficit dovrebbero andare in un unico calderone insieme ai due miliardi olandesi, il miliardo francese, spagnolo e austriaco, i 200 milioni sloveni, il miliardo e mezzo tedesco ecc. (vedi elenco completo dei debiti degli stati Ue sul sito del Foglio). Totale del debito: 10 mila miliardi, diviso equamente per tutti e ventisette i paesi membri.


La Meloni dichiara: “Se a Bruxelles non ci stanno, l’Italia e il Lussemburgo escono dall’Europa”.
Il Lussemburgo subito dice: “Non ne sapevamo niente!”.
La Meloni: “Bene, adesso lo sapete”.
Ecco la liste dei ministri del primo governo Meloni:
Sottosegretari alla Presidenza: Elisabetta Gardini, con delega alla Rai.
Farnesina: Berlusconi cav. Silvio, con delega Nato, dossier Ucraina, ecc.
Viminale: Attilio Fontana, che lascia la presidenza regionale e la cede a Letizia Moratti.
Rapporti con la Santa Sede: on. Tabacci (confermato).
Difesa: Crosetto.


Salute: prof. Meluzzi.
Istruzione: Massimo Cacciari.
Economia: Francesco Borgonovo (già vicedirettore della Verità, che viene chiusa dal titolare del Viminale). Il suo direttore, Belpietro, spedito in confino a Ponza.
Lavori pubblici con delega ponte sullo Stretto: Alessandro Di Battista, che sconcerta tutti per aver accettato tale incarico. A Radio24 dichiara: “Era il mio sogno il dicastero che fu di Antonio Di Pietro. Farò come lui, cioè niente”.
Ministro per le Pari opportunità: Capezzone.
Daniela Santanchè alla Giustizia.
Il primo atto del governo Meloni sarà incontrare Erdogan a Istanbul, e chiedergli gentilmente i progetti del ponte sul Bosforo per rifarlo uguale a Messina. Biden telefona per congratularsi: “Miss Giorgia, auguri e buon lavoro”.
Meloni: “Grazie presidente, se può espellere dagli States gli italiani che non hanno la carta verde, mi fa una cortesia”.
Biden: “Certo, lo stavo già facendo per rappresaglia verso il suo governo”.


Intanto Berlusconi si mette al lavoro e, insieme a Trump e Briatore, riesce nell’impresa di convincere Putin al cessate il fuoco. La conferenza di pace tra i due belligeranti si terrà ad Arcore. Oggi stesso. Si riesce anche a fare la pace tra il primate di Mosca e quello di Kyiv, che si stringono la mano in Piemonte, a casa di Crosetto, che però è assente. Aveva preso impegni a “Piazzapulita” da Formigli, che viene sollevato dall’incarico. Motivo? L’inchiesta di Fanpage contro Fratelli d’Italia. Tabacci fa chiudere anche tale sito d’informazione mendace.
La Meloni rimane in carica per sbrigare gli affari correnti fino alle politiche 2023 che avranno i record di partecipazione della storia, al contrario. Si recherà a votare il 5 per cento degli aventi diritto. Elezioni annullate dalla Corte costituzionale. Ma può? Per me sì.
Motivazione dell’annullamento: “Ci giunge notizia da osservatori Onu che tanti hanno votato due volte”.

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  • Maurizio Milani
  • Nato a Milano il 20 maggio 1961. Vero nome: Carlo Barcellesi. Diplomato terza media presso Camera del Lavoro di Milano nel 1985, corso serale a numero chiuso. Dopo il militare lavora come sguattero in un hotel. Nel 1987 arriva ultimo a “Riso in Italy”, concorso importante a Roma per giovani. Fa ricorso e vince. Ha uno sfratto ma non riconosce la sentenza. Collabora con il Foglio dal 1986 grazie al direttore Giuliano Ferrara. E' fidanzato con Monica.