I Bts (Ansa) 

innamorato fisso

La passione della boy band coreana per Sergio Mattarella

Maurizio Milani

Si stima un'influenza totale dei BTS su circa cinque miliardi di persone. Una roba mai vista. Hanno dichiarato che il loro politico di riferimento è il nostro presidente. Dispiace per i Modà che volevano essere ricevuti al Quirinale... Prossima volta

Da un recente sondaggio dell’Istituto Bruno Leoni, la band Bangtan Boys (BTS) ha un’influenza totale su circa cinque miliardi di persone. Al punto che se Park Ji-min, leader del gruppo, dice su Twitter: andate tutti a Yellowstone per questo weekend, a Yellowstone devono tirare su delle transenne per limitare le entrate. Passando da un milione di visitatori per un fine settimana normale a 35 milioni dopo l’annuncio. Se Jeon Jung-kook, altro mito dei BTS, su Snapchat scrive: non comprate più libri di Harry Potter, e se ne avete di vecchi buttateli nel Naviglio, qualche milione di persone arriva da ogni continente per disfarsi di tali books qui a Milano. Insomma, cose mai viste. Il fatto che la band abbia scelto come politico di riferimento Sergio Mattarella è motivo di orgoglio e invidia da parte di altri capi di stato.

 

Dispiace per i Modà che volevano essere ricevuti al Quirinale, ma per non offendere i BTS gli è stato negato l’accesso. I Modà si sono offesi ma Instagram per timore di perdere i BTS come “clienti” ha deciso di chiudere il profilo del gruppo lombardo. Certo, dispiace perdere quattro milioni di follower. Ma la catastrofe sarebbe perdere i cinque miliardi dei BTS. Anche perché con l’intermediazione dell’ex ministro Padoan, Instagram è stata ceduta da Zuckerberg al gruppo musicale coreano. Si parla di una cifra pari al pil del Messico. Che comunque ha smentito che il suo pil sia quello (è molto maggiore). E la nota ufficiale del governo messicano finisce secca: “Chi sostiene il contrario verrà querelato. Sede competente della controversia: tribunale di Rio Lobo”.

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  • Maurizio Milani
  • Nato a Milano il 20 maggio 1961. Vero nome: Carlo Barcellesi. Diplomato terza media presso Camera del Lavoro di Milano nel 1985, corso serale a numero chiuso. Dopo il militare lavora come sguattero in un hotel. Nel 1987 arriva ultimo a “Riso in Italy”, concorso importante a Roma per giovani. Fa ricorso e vince. Ha uno sfratto ma non riconosce la sentenza. Collabora con il Foglio dal 1986 grazie al direttore Giuliano Ferrara. E' fidanzato con Monica.