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La sinistra, l'antisemitismo e il giorno della marmotta

Guido Vitiello

Il libro di W.D. Rubinstein racconta di come "gli ebrei, sulla scia di un clamoroso mutamento di status, si sentono autorizzati a optare per la destra”. Sembra scritto oggi, in realtà risale al 1982. Eppure ogni giorno, qualcuno si sveglia e scopre la grande novità dell’acqua calda

Voglio raccomandare al lettore un libro di prossima pubblicazione, anche se non abbastanza prossima da poterlo regalare a Natale: sarà nelle librerie solo il 2 febbraio del 2026. Riporto intanto, per invogliarlo, un estratto dalla scheda dell’editore, il Mulino: “Da una parte l’antisemitismo proliferante, i pogrom zaristi, l’evocazione del ‘complotto ebraico’, il terrore hitleriano: una memoria di odio che segna la destra. A sinistra, dal tempo di Marx in poi, quasi un vincolo di affinità naturale con gli ebrei. Ma oggi il panorama è sensibilmente cambiato”. Infatti, “su Israele e la questione mediorientale, con la destra conservatrice di tutto il mondo occidentale schierata su una linea apertamente filo-israeliana, i tentennamenti, le equidistanze, quando non l’orientamento esplicitamente filo-arabo della sinistra, sono stati assimilati alla rottura unilaterale di un patto storico”. In altre parole, la sinistra ha spezzato l’alleanza e abbandonato gli ebrei, e “gli ebrei, sulla scia di un clamoroso mutamento di status, si sentono autorizzati a optare per la destra”. E’ la cronaca degli ultimi mesi, anzi degli ultimi giorni, con le destre mondiali accusate di sbandierare strumentali simpatie per gli ebrei dopo l’attentato di Bondi Beach così da nascondere le vergogne della propria tradizione antisemita. Praticamente un instant book, a giudicare dalla quarta di copertina. Peccato solo che il libro, La sinistra, la destra e gli ebrei di W.D. Rubinstein, risalga al lontanissimo 1982, quarantatré anni fa, e che il Mulino lo abbia tradotto nel 1986. Eppure ogni giorno, da anni, qualcuno si sveglia e scopre la grande novità dell’acqua calda: la sinistra ha regalato alla destra la lotta all’antisemitismo e la difesa di Israele. Come non invidiare la perpetua verginità del loro sguardo, che si accorge con stupore di una tendenza in atto da mezzo secolo! Per questo ho voluto assegnare alla fantomatica prossima pubblicazione del libro di Rubinstein, che già prende polvere nelle biblioteche, la data simbolica del 2 febbraio: è il giorno della marmotta.