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Il Bi e il Ba
E tu, che referendum hai votato?
Con le stesse schede, ciascuno ha creduto di fare una cosa diversa. Alcuni hanno votato per il merito dei quesiti, altri per rianimare un istituto buccheggiante, altri per sfiduciare Meloni o per unirsi all'interminabile notte dei lunghi coltelli contro i pochi renziani superstiti
E tu, che hai votato al referendum? Non era mai stata, fino e ieri, una domanda difficile da interpretare: volevano sapere se optavi per il sì o per il no. La stessa domanda, oggi, andrebbe capovolta per renderla minimamente sensata: e tu, che referendum hai votato? Perché con le stesse schede, infilate o non infilate nelle stesse urne, ciascuno ha creduto di fare una cosa diversa. C’è chi ha votato per il merito dei quesiti e chi ha votato per rianimare un istituto boccheggiante (il meta-referendum sul referendum). C’è chi ha votato per raggiungere una soglia arbitraria fissata per sfiduciare simbolicamente Meloni (i dodici milioni e rotti di Boccia, ma ieri ho letto titoli tragicomici sulla “sfida del 30 per cento”) e chi non è andato a votare proprio per far mancare il sotto-quorum nel quorum; infine, come sempre, c’è chi ha votato per unirsi all’interminabile notte dei lunghi coltelli contro i pochi renziani superstiti. Tutti avevano in testa un referendum diverso, e anche se il risultato sarà uno solo ciascuno potrà fraintenderlo come crede.
E tu, che hai votato al referendum? E’ presto detto: ho ritirato tutte le schede, perché voglio troppo bene al vecchio arnese in sé, e ho votato un sì (cittadinanza) e quattro no. Mi sono detto: il quorum non si raggiungerà mai, dunque il referendum non avrà ricadute legislative, è un voto puramente simbolico, inutile spaccarsi la testa sul merito dei quesiti. Inoltre, voterà quasi solo chi è contro il governo Meloni, dunque sarà una specie di sondaggio interno alle opposizioni. Date queste premesse, con il mio voto ho voluto dire tre cose: 1) amo il referendum, 2) non amo questo governo, 3) respingo l’opa ostile della Cgil sul Pd, che su quella linea di retroguardia non vincerà mai, cronicizzando il problema di cui al punto 2. Come vedete, è un segnale contorto lanciato in un codice incerto e fluttuante, ma che posso farci? Sono loro che hanno trasformato un glorioso istituto democratico in questo arzigogolo pretestuoso. E poi accusavano Pannella di uso improprio del referendum.