Il caso di De Matteis e Cilenti, candidati al rinnovo del Consiglio superiore della magistratura, ma allo stesso tempo membri del comitato di presidenza del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria
Non è iniziata nei migliori dei modi la campagna elettorale per l’elezione del nuovo Consiglio superiore della magistratura, quello che dovrebbe portare al cambiamento dopo lo scandalo Palamara. Le correnti sono ancora tutte lì, con i loro candidati, pronte a sfruttare a proprio vantaggio le peculiarità del nuovo sistema elettorale elaborato dalla ministra Marta Cartabia (in particolare il meccanismo dello scorporo per la selezione dei giudici nella parte proporzionale). Ma ad animare le polemiche fra le toghe negli ultimi giorni sono anche alcuni evidenti conflitti di interessi che riguardano alcuni candidati di rilievo. Due in particolare: Stanislao De Matteis, sostituto procuratore generale in Cassazione e candidatosi come indipendente, ed Edoardo Cilenti, giudice di corte d’appello a Napoli e candidato per Magistratura indipendente.
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