Europa Ore 7

L'Europa vince in Francia e Slovenia

In arrivo il sesto pacchetto di sanzioni, Michel ritiene che Putin non sia informato dalla sua cerchia e gli europei pronti a offrire una garanzia di sicurezza limitata all'Ucraina. Ue e Stati Uniti minacciano conseguenze per la Cina, von der Leyen corteggia Modi con negoziati di libero scambio

David Carretta

A vincere è l'Ue, che avrà in Macron un leader europeista per i prossimi cinque anni, potenzialmente in grado di far avanzare ulteriormente il progetto comunitario. A perdere sono Vladimir Putin e Viktor Orbán

La Francia e la Slovenia ieri hanno scelto l'Europa, infliggendo un duro colpo ai sostenitori della democrazia illiberali che vorrebbero minare l'Ue dall'interno. In Francia Emmanuel Macron ha superato nettamente Marine Le Pen nel secondo turno delle presidenziali. Il presidente uscente ha ottenuto il 58 per cento contro il 42 per cento della candidata del Rassemblement National. In Slovenia un nuovo partito ecologista e liberale, il Movimento per la libertà di Robert Golob, ha ottenuto la maggioranza relativa in Parlamento e dovrebbe riuscire a cacciare dal potere il primo ministro uscente, il populista di destra Janez Jansa. Il Movimento per la Libertà ha conquistato il 34 per cento e 40 seggi sui 90 del Parlamento sloveno contro il 24 per cento e 28 seggi del Partito democratico sloveno di Jansa (il Partito popolare cristiano ha ottenuto 8 seggi, i Socialdemocratici 7, la Sinistra 5, le minoranze 2). Fuori dai confini francesi e sloveni ci sono un vincitore e due sconfitti dopo i voti di ieri. A vincere è l'Ue, che avrà in Macron un leader europeista per i prossimi cinque anni, potenzialmente in grado di far avanzare ulteriormente il progetto comunitario. A perdere sono Vladimir Putin e Viktor Orbán. Il presidente russo non è riuscito a destabilizzare le elezioni in Francia. Il premier ungherese non solo ha scommesso sul cavallo sbagliato per l'Eliseo, ma vede ridursi il gruppo dei suoi potenziali alleati dentro il Consiglio europeo con l'uscita di Jansa.


Nelle ultime due settimane, l'Ue aveva iniziato a prendere seriamente il rischio di un successo di Le Pen e del terremoto che avrebbe provocato. Il sollievo per la vittoria di Macron è diventato subito evidente dalle dichiarazioni che sono state pubblicate appena uscite le proiezioni ieri. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, sono stati i più rapidi a fare le congratulazioni. "Un bravo caloroso caro Emmanuel Macron. In questo periodo tormentato, abbiamo bisogno di un'Europa solida e di una Francia totalmente impegnata per un'Ue più sovrana e più strategica", ha detto Michel. "Mi rallegro di poter continuare la nostra eccellente cooperazione. Insieme faremo avanzare la Francia e l'Europa", ha detto von der Leyen. Anche la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha voluto detto di non vedere "l'ora di continuare a lavorare nell'ambito della presidenza francese del Consiglio dell'Ue e al di là per affrontare le sfide di un mondo sempre più incerto e inquietante". Sintomo del rischio sistemico che una vittoria di Le Pen in Francia avrebbe potuto rappresentare per la zona euro, anche la presidente della Bce, Christine Lagarde, si è congratulata spiegando che "la forte leadership (di Macron) è essenziale in questi tempi incerti e la (sua) dedizione instancabile sarà molto necessaria per affrontare le sfide che abbiamo di fronte in Europa".

Quasi tutti i capi di stato e di governo dei ventisette si sono congratulati ieri sera con Macron. Per il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, gli elettori francesi hanno inviato un messaggio di "impegno forte per l'Europa".  Il premier olandese, Mark Rutte, si è rallegrato di poter proseguire "l'ampia e costruttiva cooperazione in seno all'Ue e alla Nato e rafforzare l'eccellente relazioni tra i nostri paesi". Secondo il premier belga, Alexander De Croo, i francesi hanno fatto "una scelta forte: hanno optato per delle certezze e per dei valori illuministici". Il presidente lituano, Gitanas Nauseda, ha detto di voler continuare a lavorare con Macron "per rafforzare ulteriormente l'europa e la Nato e difendere i valori democratici". Per il premier portoghese, Antonio Costa, “è cruciale contare sulla Francia per difendere il multilateralismo, la sicurezza, la lotta contro il cambiamento climatico e per impegnarsi nella costruzione di un'Europa umanista, più giusta, verde e prospera”. Fuori dall'Ue, anche il premier britannico, Boris Johnson, che con Macron ha avuto una relazione difficile a causa dei conflitti sulla Brexit, si è detto "felice di continuare a lavorare" con lui, spiegando che la Francia è uno degli alleati "più vicini" al Regno Unito.

La vittoria di Macron non risolve i problemi della Francia. Le Pen ha ottenuto il miglior risultato di sempre di un candidato dell'estrema destra. Per poter governare con le mani libere, Macron ha bisogno di una maggioranza anche all'Assemblea nazionale. Le elezioni legislative di giugno si annunciano ancor più combattute delle presidenziali. I partiti tradizionali sono praticamente scomparsi. Il panorama politico francese è diviso in tre blocchi di dimensioni simili: i centristi di Macon, l'estrema destra attorno a Le Pen ed Eric Zemmour e l'estrema sinistra di Jean-Luc Mélenchon. Ieri sera ai Campi di Marzo, Macron ha inviato un messaggio proiettato al futuro, circondandosi di bambini e giovani prima di salire sul palco davanti alla Tour Eiffel per il suo discorso di vittoria. Gli elettori hanno "fatto la scelta di un progetto umanista, ambizioso per l'indipendenza del nostro paese e per l'Europa", ha detto Macron. Ma, appena rieletto, il presidente ha promesso "una nuova era" che "non sarà la continuità" degli ultimi cinque anni. "Nessuno sarà lasciato sul bordo della strada", ha assicurato Macron. Il suo prossimo governo potrebbe essere orientato molto più a sinistra dei due precedenti.

Anche la Slovenia dovrebbe spostarsi a sinistra, ma partendo da molto più a destra, quella di Janez Jansa, che in questi ultimi due anni di premier è stato accusato di minare le fondamenta della democrazia e dello stato di diritto del suo paese. Golob, il leader del Movimento per la libertà che ha sorpreso tutti superando di 10 punti il Partito democratico sloveno di Jansa, ha spiegato che "i cittadini vogliono davvero cambiare". Lo conferma il dato sull'affluenza che, al 68 per cento, è inusualmente alto per la Slovenia. Il Movimento per la libertà, che è nato solo a gennaio, dovrebbe allearsi con il Partito socialdemocratico o la Sinistra per formare il prossimo governo. Golob ha promesso di migliorare la sanità e una transizione a un'economia più verde. Soprattutto la Slovenia dovrebbe riallinearsi nell'Ue ai governi europeisti. La sconfitta di Jansa è quella del sovranismo orbanista. "I risultati sono quello che sono. Congratulazioni al vincitore relativo", ha detto ieri Jansa.

 


Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di lunedì 25 aprile, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.


 

In arrivo il sesto pacchetto di sanzioni dell'Ue contro la Russia - Superate le elezioni presidenziali in Francia, questa settimana la Commissione dovrebbe inviare ai governi dell'Unione europea la sua proposta per il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia. Secondo le nostre fonti, tra le nuove misure dovrebbero esserci alcune restrizioni sulle importazioni di petrolio, anche se un embargo totale e immediato è improbabile. La Commissione ha lavorato a diverse opzioni sul petrolio: da un'uscita graduale (come accaduto per il carbone) a limitazioni per il greggio trasportato via mare e via terra (per preservare gli oleodotti che arrivano in Germania e alcuni paesi dell'est). Un'altra ipotesi è utilizzare una forma di tetto per il prezzo del petrolio russo, anche se la misura è di difficile applicazione. Un aiuto al campo anti embargo è arrivato dal segretario al Tesoro, Janet Yellen, che ha lanciato un avvertimento contro un divieto totale immediato perché “avrebbe un impatto dannoso sull'Europa e su altre parti del mondo”. Il sesto pacchetto di sanzioni dell'Ue potrebbe colpire anche Sberbank, una delle due banche con Gazprombank che finora non sono state escluse dal sistema di pagamenti internazionali Swift.

Michel ritiene che Putin non sia informato dalla sua cerchia - Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, venerdì mattina ha avuto una telefonata di novanta minuti con il suo omologo russo, Vladimir Putin. La discussione è stata “difficile”, ci ha detto una fonte dell'Ue, sottolineando che Michel è stato “inequivocabilmente chiaro” sul fatto che l'Ue fornirà “tutto il sostegno possibile all'Ucraina”. In un editoriale Il Foglio spiega che finalmente l'Ue ha deciso di parlare il linguaggio della forza con Putin. Fatto degno di nota: Michel ha elencato a Putin gli errori di calcolo che, a suo avviso, la Russia ha commesso e le perdite subite nell'offensiva contro l'Ucraina. Il presidente del Consiglio europeo è convinto che “non tutte le informazioni sono state condivise in modo trasparente con Putin” dai suoi sottoposti, ci ha detto la nostra fonte dell'Ue. Michel ha spiegato “le conseguenze brutali dell'aggressione sulla società russa. L'impressione è che non riceva le stesse informazioni dalle persone che lo circondano”, ha spiegato la fonte dell'Ue.

Gli europei pronti a offrire una garanzia di sicurezza limitata all'Ucraina - Nella sua conversazione con Putin, Michel ha anche testato il terreno sulla disponibilità del presidente russo ad accettare la neutralità dell'Ucraina e garanzie di sicurezza da parte degli occidentali in caso di accordo di pace. A quanto ci è stato riferito non c'è stata una risposta chiara di Putin. Ma siamo riusciti a capirne di più su che tipo di garanzia di sicurezza gli europei sono pronti ad offrire a Kyiv. Come spieghiamo sul Foglio, non sarà una clausola di difesa stile Nato in caso di aggressione, ma la promessa di fornire armi per permettere all'Ucraina di difendersi da sola.

Ue e Stati Uniti minacciano conseguenze per la Cina - Unione europea e Stati Uniti intendono continuare “a esortare la Cina a non eludere o indebolire le sanzioni contro la Russia e a non fornire alcuna forma di sostegno all'aggressione della Russia contro l'Ucraina”. Lo hanno detto il vicesegretario di Stato americano, Wendy Sherman, e il segretario generale del Servizio europeo di azione esterna, Stefano Sannino, in una dichiarazione congiunta al termine delle loro discussioni di giovedì e venerdì. Ma la frase più interessante del comunicato è quella successiva: Ue e Stati Uniti riaffermano “che tale sostegno avrebbe conseguenze sulle nostre rispettive relazioni con la Cina”.

Von der Leyen corteggia Modi con negoziati di libero scambio - La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, potrebbe offrire al primo ministro indiano, Narendra Modi, di rilanciare i negoziati su un accordo di libero scambio per tentare di allontanarlo dalla Russia di Vladimir Putin. Ieri von der Leyen ha iniziato una visita di due giorni in India. L'incontro con Modi è previsto per oggi. Secondo Bloomberg, con l'offerta dell'Ue di rilanciare i negoziati commerciali, permetterebbe di offrire un'alternativa all'India per diversificare la sua economia e le sue catene di approvvigionamento. Von der Leyen dovrebbe proporre anche la creazione di un consiglio tecnologia per discutere di protezione dei dati personali e digitalizzazione.

Kyiv irritata con l'Austria per il “no” allo status di candidato - Un portavoce ministero degli Esteri ucraino ieri ha espresso il suo disappunto per la possibilità che l'Austria metta il veto alla concessione dello status di paese candidato. Secondo diversi media, in un discorso sabato, il ministro degli Esteri austriaco, Alexander Schallenberg avrebbe detto di essere contrario alla concessione dello status di candidato al Consiglio europeo di giugno e all'adesione dell'Ucraina, preferendo altre forme di associazione con l'Ue.

Anche la Moldova ha risposto al questionario sull'adesione - Dopo l'Ucraina, venerdì anche la Moldova ha risposto alla prima parte del questionario sottoposto dalla Commissione sulla sua domanda di adesione all'Unione europea. “Facciamo un passo per avvicinarsi alla candidatura di adesione all'Ue”, ha detto la presidente moldava Maia Sandu, dopo aver consegnato il questionario all'ambasciatore dell'Ue, Janis Mazeiks. “Siamo pronti a fare la nostra parte rapidamente e diligentemente per dare alla Moldova una chance di un futuro migliore, più sicuro e più prospero”, ha detto Sandu.

Accordo sul Digital Services Act! - I negoziati del Parlamento europeo e la presidenza francese del Consiglio dell'Ue hanno raggiunto un accordo politico sul regolamento del Digital Services Act (Dsa), che insieme al Digital Markets Act (Dma) fisserà le nuove regole per operare nel settore digitale nell'Ue. "Con il Dsa aiutiamo a creare un ambiente online sicuro e responsabile. Le piattaforme dovranno essere trasparenti sulle loro decisioni di moderazione dei contenuti, impedire che la disinformazione pericolosa diventi virale ed evitare che prodotti non sicuri vengano offerti sui mercati", ha spiegato la vicepresidente della Commissione, Margrethe Vestager: "Con l'accordo di oggi garantiamo che le piattaforme siano ritenute responsabili dei rischi che i loro servizi possono comportare per la società e i cittadini". Per la relatrice del Parlamento europeo, la socialista danese Christel Schaldemose, "i cittadini avranno un migliore controllo sul modo in cui i loro dati saranno utilizzati sulle piattaforme online e dalle grandi società digitali". "Con il Dsa, l'epoca in cui le grandi piattaforme online si comportano come se fossero 'troppo grandi per preoccuparsene' sta volgendo al termine", ha detto il commissario al Mercato interno, Thierry Breton: "Il Dsa non sarà una tigre di carta" e "siamo il primo continente a farlo". Il testo dell'intesa che deve essere confermata dalla plenaria del Parlamento europeo e dai governi al Consiglio.

Cosa prevede il Digital Services Act - Il Dsa si applicherà sia alle piattaforme (dai social network come Meta ai marketplace come Amazon) sia ai motori di ricerca (come Google), che dovranno adottare una serie di misure per proteggere gli utenti contro i contenuti, i prodotti e i servizi illeciti. Secondo il testo dell'intesa, i giganti del digitale dovranno reagire più rapidamente per ritirare i contenuti illeciti. I marketplaces come Amazon dovranno assicurarsi che i venditori forniscano informazioni affidabili e condurre maggiori controlli. Le piattaforme, compresi i motori di ricerca, dovranno essere più trasparenti sui sistemi di raccomandazione dei contenuti agli utenti e mettere a disposizione almeno un sistema di raccomandazione di contenuti che non sia basato sulla profilazione. La pubblicità mirata fondata su dati sensibili (orientamento sessuale, religione o origine etnica) sarà vietata, così come quella diretta ai minori. Il Dsa contiene anche nuovi obblighi sui contenuti pericolosi e la disinformazione: le  grandi piattaforme dovranno valutare e attenuare i rischi sistemici e sottoporsi ad audit indipendenti. In caso di crisi - come una minaccia alla sicurezza o alla salute pubblica - la Commissione potrà chiedere alle grandi piattaforme di circoscrivere la minaccia per un periodo limitato a tre mesi.  Le piattaforme e i motori di ricerca rischiano una multa fino al 6 per cento del fatturato mondiale, in caso di non rispetto delle regole. Per le grandi piattaforme con più di 45 milioni di utenti nell'Ue, sarà la Commissione ad avere il potere esclusivo di far rispettare le regole. Per le piccole e medie imprese online sono previsti tempi più lunghi per adeguarsi alle regole.

 


Il calendario della settimana in Europa

Lunedì 25 aprile

– Commissione: la presidente von der Leyen in India incontra il premier Narendra Modi e interviene al Raisinia Dialogue

– Commissione: la vicepresidente Jurova a Ginevra incontra l'Alto commissario Onu per i diritti umani, Michelle Bachelet

– Commissione: discorso del commissario Breton all'Industrial Forum

– Commissione: il commissario Varhelyi a Zagabria

– Commissione: il commissario Sinkevičius in Colombia (fino al 27 aprile)

– Parlamento europeo: audizione dei commissari Urpilainen e Lenarcic alla commissione Sviluppo

– Banca centrale europea: discorso di Fabio Panella alla Columbia University a New York

– Eurostat: dati sulla produzione nel settore delle costruzioni; dati sul commercio extra-Ue delle materie prime nel 2021; dati sul trasporto modale nel 2020

 

Martedì 26 aprile

– Commissione: il vicepresidente Timmermans e la commissario Johansson ricevono il sindaco di Firenze, Dario Nardella

– Commissione: discorso del vicepresidente Schinas al Wilfried Martens Centre su come è cambiata la sicurezza europea dopo gli attacchi terroristici di Parigi e Bruxelles

– Commissione: il commissario Breton a Roma

– Consiglio: riunione del Comitato politico e di sicurezza

– Corte di giustizia dell'Ue: sentenza sulla durata massima dei controlli alle frontiere interne di Schengen); sentenza sulla direttiva sul diritto d'autore)

– Corte dei conti dell'Ue: rapporto speciale sulla protezione della proprietà intellettuale nell'Ue

– Eurostat: pubblicazione delle eurostatistiche e dell'inflazione nel 2021; dati sul commercio internazionale di auto nel 2021; dati sulle cause di morte per gruppo di età nel 2019

 

Mercoledì 27 aprile

– Commissione: riunione settimanale del collegio dei commissari

– Servizio europeo di azione esterna: l'Alto rappresentante Borrell in Cile (fino al 1 maggio)

– Commissione: il commissario Varhelyi a Skopje

– Commissione: il commissario Sinkevičius in Brasile (fino al 30 aprile)

– Commissione: discorso della commissaria McGuinness alla Convenzione annuale dei mercati finanziari del Consiglio economico tedesco

– Consiglio: riunione del Coreper

– Corte di giustizia dell'UE: sentenza su Airbnb e la trasmissione dei dati sul volume d'affari delle transazioni turistiche)

– Comitato delle regioni: sessione plenaria (dibattito sull'Ucraina con i sindaci di Mariupol e Melitopol, i commissari Ferreira e Lenarcic e il sindaco di Roma Gualtieri; dibattito sui rapporti con il Regno Unito con il commissario Sefcovic)

– Eurostat: dati sulla mortalità e l'aspettativa di vita nel 2020

 

Giovedì 28 aprile

– Commissione: il vicepresidente Timmermans riceve il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri

– Commissione: la commissaria Johansson a Varsavia

– Commissione: il commissario Varhelyi a Tirana

– Parlamento europeo: conferenza dei presidenti con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg

– Parlamento europeo: dibattito alla commissione Economica sul rapporto annuale della Bce con il suo vicepresidente Luis de Guindos

– Parlamento europeo: audizione del vicepresidente Sefcovic davanti alla commissione Affari costituzionali

– Parlamento europeo: audizione della commissaria Dalli davanti alla commissione Occupazione e affari sociali

– Consiglio: riunione del Comitato politico e di sicurezza

– Comitato delle regioni: sessione plenaria (dibattito sulla promozione dei valori democratici con la commissaria Suica)

– Banca centrale europea: pubblicazione del rapporto annuale 2021

– Corte di giustizia dell'Ue: sentenza sul trattamento dei dati personali da parte di Meta; sentenza sui vini importanti dalla Moldavia)

– Eurostat: dati sui conti delle famiglie nel quarto trimestre del 2021; tasso di occupazione nel 2021; dati sulla fertilità nel 2020; dati sulle scuole nel 2020

 

Venerdì 29 aprile

– Conferenza sul futuro dell'Europa: sessione plenaria (a Strasburgo)

– Consiglio: riunione del Coreper

– Eurostat: stima flash dell'inflazione ad aprile; stima flash del Pil della zona euro e dell'Ue nel primo trimestre del 2022; dati sui prezzi dell'elettricità e del gas nel secondo semestre del 2021; dati sulla disoccupazione regionale nel 2021; rapporto mensile sull'asilo a gennaio del 2022; dati sul trasporto aereo nell'agosto del 2021

– Eurostat: webinar sulle statistiche nel mercato del lavoro

 

Sabato 30 aprile

– Conferenza sul futuro dell'Europa: sessione plenaria (a Strasburgo)

 

Domenica 1 maggio

– Servizio europeo di azione esterna: l'Alto rappresentante Borrell a Panama (fino al 3 maggio)