Europa Ore 7

Macron erede di Merkel su Russia e Cina

L'impotenza della Francia sui vaccini e la rinuncia dell'obbligo vaccinale della Repubblica ceca. Merkel rifiuta un incarico all'Onu; Euaa sostituisce Easo e il mediatore contro Frontex. Nel 2020 l'Ue ha superato gli obiettivi sulle rinnovabili

David Carretta

L'insistenza del presidente francese sul “dialogo con Mosca” e la sua visione di una “Europa come potenza di pace e di equilibrio” sollevano molti sospetti, in particolare nei paesi dell'est che si fidano più degli Stati Uniti che dei due grandi attori europei, Francia e Germania

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ieri ha annunciato intende negoziare con Vladimir Putin un “nuovo ordine di sicurezza e stabilità” in Europa, rompendo l'unità degli occidentali nella crisi innescata dal presidente russo con la sua minaccia di invadere l'Ucraina. Davanti al Parlamento europeo per presentare il semestre di presidenza francese, Macron ha usato l'occasione per riaffermare la sua visione sulla sovranità europea e l'autonomia strategica. Ma la crisi ucraina pressa. L'obiettivo della sua iniziativa è di far uscire l'Ue dall'irrilevanza in cui si trova, nel momento in cui la Russia negozia direttamente con gli Stati Uniti e la Nato sulla sicurezza dell'Europa. Ma l'insistenza di Macron sul “dialogo con la Russia” e la sua visione di una “Europa come potenza di pace e di equilibrio” sollevano molti sospetti, in particolare nei paesi dell'est che si fidano più degli Stati Uniti che dei due grandi attori europei, Francia e Germania. Quasi in contemporanea al discorso di Macron a Strasburgo, il segretario di Stato americano, Antony Blinken, in vista a Kiev, ieri ha lanciato un appello alla “unità” degli occidentali di fronte alla Russia.

 

Oggi è giovedì ed esce il nuovo numero della rubrica “EuPorn - il lato sexy dell'Europa”, che è la sorella maggiore di questa newsletter. Paola Peduzzi e Micol Flammini spiegano cosa vuole fare la Nato ora che è uscita dal coma cerebrale denunciato dal presidente francese. Il nuovo ordine europeo che Macron vuole costruire non è molto diverso da quello recente. Deve essere “fondato su principi e regole che abbiamo deciso non contro o senza, ma con la Russia 30 anni fa: il rigetto del ricorso alla forza, alla minaccia, alla coercizione, la scelta libera libera per gli stati di partecipare alle organizzazioni, alle alleanze e agli accordi di sicurezza di loro scelta, l'inviolabilità delle frontiere, l'integrità territoriale degli stati, il rigetto delle sfere di influenza”, ha spiegato il presidente francese. In realtà è tutto ciò che Putin sta rimettendo in discussione da tempo, prima con l'intervento in Georgia del 2008, poi con l'annessione della Crimea e il sostegno agli indipendentisti del Donbass in Ucraina.

 

Agli occhi di diversi stati membri, l'iniziativa di Macron appare in chiave anti americana, in continuità con la politica estera gollista della Francia. “Dovremmo costruire (l'ordine di sicurezza) come europei, condividerlo con altri europei e con la Nato e poi proporlo per negoziati con la Russia”, ha detto ieri Macron: “E' un bene che gli europei e gli Stati Uniti si coordinino, ma è necessario che gli europei conducano il loro di dialogo” con Putin. Le parole sulla Russia, ma anche l'atteggiamento particolarmente benevolo nei confronti della Cina (ieri il presidente francese non ha menzionato la guerra economica che i cinesi stanno conducendo contro la Lituania) fanno di Macron l'erede perfetto di Angela Merkel, il cui bilancio è macchiato dal suo appeasement nei confronti di Mosca e Pechino. “Di fronte al ritorno del tragico della storia l'Europa deve armarsi non per sfiducia verso le altre potenze, ma per assicurare la sua indipendenza in questo mondo di potenza, per non subire le scelte degli altri, per essere libera”, ha detto Macron. Ma libera da Russia o Cina, oppure libera dagli Stati Uniti? Le belle parole sui “valori” e la “lotta per la democrazia” rischiano di essere rinnegate dai cedimenti volti a perseguire altri interessi.

 

Il doppio linguaggio di Macron ieri è stato applicato anche sui Balcani occidentali. L'Europa “non può voltare le spalle ulteriormente ai Balcani occidentali”, ha detto il presidente francese. Occorre dare una prospettiva di adesione “in un tempo ragionevole”. Ma “non è l'Europa attuale con le sue regole che può diventare un'Europa a 31, 32 e 33”. Prima di far entrare i Balcani nell'Ue, “dobbiamo reinventare le regole di funzionamento e la geografia dell'Europa”. Vasto programma, probabilmente irrealizzabile.


Sul Foglio trovate altri dettagli del discorso di Macron, che è stato un inno d'amore all'Europa, ma anche un appello a riformarla in profondità. La sorpresa è stata la proposta di Macron di inserire la protezione dell'ambiente e l'aborto nella Carta dei diritti fondamentali dell'Ue. Alcuni ritengono che l'aula di Strasburgo si sia trasformata in un ring della campagna elettorale per le presidenziali in Francia. Ma significa dimenticare che la politica nazionale e quella europea sono diventate un unico spazio. Le presidenziali in Francia sono un evento esistenziale per l'Ue e l'Ue è messa al centro del dibattito elettorale francese non solo da Macron ma anche dai sovranisti. La giornata di ieri di Macron al Parlamento europeo per presentare il semestre di presidenza francese si è chiusa con un brutto episodio. Era stata annunciata una conferenza stampa, ma Macron e la nuova presidente Roberta Metsola non hanno voluto rispondere alle domande dei giornalisti. Ragioni di agenda del presidente francese. Diversi giornalisti hanno lasciato la sala in segno di protesta.

 


Buongiorno! Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di giovedì 20 gennaio, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.


 

Macron ammette l'impotenza della Francia sui vaccini - Non succede spesso che un presidente francese ammetta che l'Europa fa meglio della Francia e che la Francia non potrebbe fare da sola senza l'Europa. E' successo ieri sui vaccini contro il Covid-19. “Il governo non avrebbe potuto organizzare una strategia di vaccinazione in Francia se non avessimo avuto l'Europa”, ha detto Macron davanti al Parlamento europeo, riconoscendo che nessuna casa farmaceutica francese è riuscita a sviluppare un vaccino contro il Covid-19. Macron ha anche parlato dei brevetti e della sospensione della protezione della proprietà intellettuale. “Per la Francia sarebbe facile essere a favore, perché nessuno degli industriali francesi ha trovato un brevetto per il vaccino”. Ma “la proprietà intellettuale è la giusta remunerazione dell'innovazione” e “oggi non è” un freno alla capacità di produzione. Quello sulla sospensione della protezione della proprietà intellettuale “è un dibattito politico e ideologico, che non è efficace”, ha detto Macron.
 

La Repubblica ceca rinuncia all'obbligo vaccinale - Il nuovo governo in Repubblica ceca ha rinunciato a imporre l'obbligo vaccinale per le persone di più di 60 anni, il personale sanitario, i poliziotti, i pompieri e i militari. La misura, che era stata adottata dal precedente governo presieduto da Andrej Babis, sarebbe dovuta entrare in vigore il primo di marzo. Il nuovo esecutivo di Petr Fiala  ha deciso di abbandonarla dopo una serie di proteste e divisioni interne alla sua coalizione. "Questo non cambia la nostra posizione sulla vaccinazione, che è il miglior modo per lottare contro il Covid-19. Tuttavia, non vediamo alcuna ragione per l'obbligo vaccinale. Non vogliamo approfondire le divisioni nella società", si è giustificato Fiala.

 

Merkel rifiuta un incarico all'Onu - L'ex cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha rifiutato un'offerta di un incarico di alto livello alle Nazioni Unite, ha detto ieri il suo ufficio, un mese dopo le sue dimissioni dopo essere stata 16 anni alla testa della Germania. Secondo i media tedeschi, il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, aveva offerto a Merkel di presiedere un gruppo di alto livello sui beni pubblici globali, che dovrebbe occuparsi di questioni come i vaccini e lo strato di ozono.

 

Il giorno del DSA al Parlamento europeo - Il Parlamento europeo ieri sera ha iniziato a votare sul Digital Services Act (DSA), il secondo regolamento destinato a rivoluzionare le regole per le grandi piattaforme che operano nell'Ue insieme al Digital Markets Act (DMA). Sono decine gli emendamenti contenziosi, che potrebbero far pendere l'ago della bilancia da un lato o dell'altro, dopo un'intensa attività di lobby da parte di tutti gli attori coinvolti. Durante il dibattito di ieri in plenaria, i commissari Margrethe Vestager e Thierry Breton hanno tirato fuori le armi pesanti contro le grandi piattaforme. Una volta adottate, le nuove regole “ci impegneremo a farle rispettare con forza e tempestività”, ha detto Vestager. “Stiamo compiendo un passo storico verso la fine del Far West che domina il nostro spazio digitale”, ha detto Breton. Il commissario al Mercato interno ha anche pubblicato un tweet con un video sul nuovo sceriffo DSA. Ma è sicuro di non aver violato il copyright approfittando del Far West?

 

I vicepresidenti e i questori del Parlamento europeo - Il Parlamento europeo ieri ha completato la prima parte del processo di rinnovamento delle sue cariche. Dopo l'elezione di Roberta Metsola alla presidenza, i deputati hanno scelto i loro quattordici vicepresidenti e i loro cinque questori. Ecco l'elenco completo e l'ordine protocollare. I vicepresidenti sono Othmar Karas (Ppe), Pina Picierno (S&D), Pedro Silva Pereira (S&D), Ewa Kopacz (Ppe), Eva Kaili (S&D), Evelyn Regner (S&D), Rainer Wieland (Ppe); Katarina Barley (S&D), Dita Charanzova (Renew), Michal Simecka (Renew), Nicola Beer (Renew), Roberts Zile (Ecr) Dimitrios Papadimoulis (Sinistra), Heidi Hautala (Verdi). I questori sono Anne Sander (Ppe), Cristhpe Hansen (ppe), Monika Benova (S&D), Fabienne Keller (Renew) e Marce Kolaja (Verdi).

 

Euaa sostituisce Easo - La fantasia europea per gli acronimi insopportabili non ha confini. Da ieri Easo (l'acronimo per l'Ufficio europeo per l'assistenza sull'asilo) è stato sostituito da Euaa (l'Agenzia dell'Unione europea per l'asilo). Cosa più importante Euaa avrà un mandato più ampio di Easo per contribuire a una gestione più efficiente dei sistemi di asilo (con sostegno operativo e tecnico agli stati membri), una riserva di 500 esperti e la capacità di operare anche in paesi extra-Ue. Euaa dovrebbe anche monitorare i sistemi di asilo e accoglienza degli stati membri per assicurare pratiche più coerenti in tutta l'Ue, in linea con la legislazione comunitaria.

 

Il mediatore contro Frontex - Il mediatore dell'Ue, Emily O'Reilly, ieri ha raccomandato più trasparenza sui piani operativi e l'analisi dei diritti fondamentali, nonché un migliore monitoraggio dei rimpatri forzati, dopo un'indagine sul modo in cui Frontex rispetta gli obblighi previsti dalle sue regole interne e dalle regole dell'Ue. Secondo il mediatore, Frontex dovrebbe rendere pubbliche sia le regole con cui il direttore esecutivo decide di sospendere, concludere o revocare un'operazione, sia la risposta del direttore esecutivo ai pareri negativi formulati dal responsabile dei diritti fondamentali. Il mediatore ha anche ricordato a Frontex che gli osservatori dei rimpatri forzati sono obbligati a “segnalare qualsiasi incidente”, anche se coinvolge uno stato membro o un funzionario dell'Agenzia.

 

Per la Commissione gli sms di von der Leyen devono restare segreti - Il mediatore europeo, Emily O'Reilly, presto potrebbe ritrovarsi sul tavolo un altro dossier scottante. Nonostante le sue raccomandazioni di più trasparenza sui documenti, la Commissione ha annunciato che non intende rendere pubblici gli sms e gli altri messaggi istantanei via telefonino e smartphone della presidente Ursula von der Leyen e dei suoi commissari. “Vista la loro natura di breve durata ed effimera, i messaggi di testo e istantanei non sono destinati a contenere informazioni importanti legate alle politiche, alle attività e alla decisioni della Commissione”, ha scritto la vicepresidente Vera Jourova, in risposta a un'interrogazione parlamentare della liberale olandese, Sophie in't Veld. Lo Spiegel aveva chiesto di avere accesso agli sms scambiati da von der Leyen con l'amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla. Per la Commissione, i messaggi istantanei “non si qualificano come un documento soggetto alla politica di registrazione e conservazione” e dunque sono esclusi dal regolamento dell'Ue sull'accesso ai documenti.

 

Nel 2020 l'Ue ha superato gli obiettivi sulle rinnovabili - L'Unione europea nel 2020 ha superato l'obiettivo di consumo finale lordo di energia da fonti rinnovabili del 20 per cento che era stato indicato nel 2009. Secondo i dati pubblicati ieri da Eurostat, l'obiettivo complessivo dell'Ue è stato superato di due punti percentuali. Gli obiettivi nazionali sono stati raggiunti o superati da 26 stati membri su 27. Solo la Francia è al di sotto del livello che era stato prefissato (19, per cento contro il 23 per cento). L'Italia, che aveva un target del 17 per cento, ha registrato un consumo di energia da rinnovabili pari al 20,4 per cento.

 


Accade oggi in Europa

- Parlamento europeo: sessione plenaria (dibattiti sulla salute e i diritti sessuali e riproduttivi nell'Ue, sul trasporto animale e sui giovani dopo la pandemia; eventualmente elezione dei questori)

- Commissione: discorso della presidente von der Leyen sullo "Stato del mondo" al World Economic Forum

- Commissione: il vicepresidente Schinas incontra in videoconferenza i rappresentanti di Europanostra

- Servizio europeo di azione esterna: l'Alto rappresentante riceve il ministro degli Esteri del Canada, Mélanie Joly, e quello dell'Iraq, Fuad Hussein

- Presidenza francese dell'Ue: riunione informale dei ministri dell'Ambiente

- Banca centrale europea: pubblicazione del resoconto dell'incontro di politica monetaria del Consiglio dei governatori del 15 e 16 dicembre

- Comitato economico e sociale: sessione plenaria

- Corte di Giustizia dell'Ue: conclusioni dell'Avvocato generale sul regime di sanzioni disciplinari dei giudici in Romania

- Eurostat: dati sull'inflazione di dicembre del 2021; dati su economia e società digitali del 2020 e 2021