Europa Ore 7

Il patchwork caotico dell'Ue contro Omicron

Draghi e Scholz a Roma; Joachim Nagel nuovo custode dell'ortodossia della Buba; Ema autorizza il vaccino di Novavax. La tassonomia su nucleare e gas rinviata a gennaio e la Commissione contro la Polonia sulla legge sui media

David Carretta

Un primo gruppo di paesi ha scelto forme più o meno pesanti di confinamento anche per le persone completamente vaccinate, mentre un secondo gruppo ha optato per l'attendismo sulla nuova variante. Un terzo gruppo ha scelto i test ai viaggiatori in provenienza dal resto dell'Unione, ma ciascuno a modo suo. Poi c'è il caso del Regno Unito

La parvenza di coordinamento nella gestione da parte dell'Unione europea e dei suoi stati membri della pandemia di Covid-19 è saltata per aria di fronte al panico per la variante Omicron. La Germania oggi dovrebbe annunciare nuove restrizioni ai contatti sociali per cercare di rallentare la diffusione di Omicron, aggiungendosi alla lista sempre più lunga di paesi europei che sceglie lockdown, coprifuoco e chiusure di fronte alle incertezze della nuova variante. Il cancelliere, Olaf Scholz, in giornata incontrerà i presidenti dei Land: secondo una bozza di accordo, dal 28 dicembre ci sarà un limite massimo di 10 persone per gli incontri sia all'aperto sia al chiuso, mentre a ristoranti e bar potranno accedere solo i vaccinati. Nel fine settimana erano stati Paesi Bassi, Irlanda e Danimarca a introdurre restrizioni più o meno pesanti. Ma altri paesi hanno scelto la politica dell'attendismo. Nel frattempo, il Certificato Covid che doveva garantire la libera circolazione nell'Ue delle persone vaccinate o guarite è messo in dubbio da un terzo gruppo di paesi che ha reintrodotto obblighi di test e quarantene per tutti, ma ciascuno a modo suo.

 

Sul Foglio abbiamo fatto la mappa delle politiche scelte dai singoli stati membri: l'Unione europea, dopo le promesse di coordinamento, sta tornando a essere un patchwork di misure disparate e a volte contraddittorie. Un primo gruppo di paesi ha scelto forme più o meno pesanti di confinamento anche per le persone completamente vaccinate. Sabato i Paesi Bassi hanno annunciato un lockdown come non se ne vedevano dall'autunno-inverno del 2020: tutte le attività non essenziali chiuse fino al 14 gennaio, limiti ai contatti personali (non più di 2 persone invitate al giorno, che possono diventare 4 a cavallo di Natale e Capodanno) e sospensione i corsi nelle scuole. Da ieri in Irlanda ristoranti e pub devono chiudere alle otto di sera. Venerdì la Danimarca ha chiuso cinema e teatri e limitato le presenze nei negozi. La principale giustificazione è preservare il sistema sanitario dai danni che Omicron potrebbe infliggere per la sua trasmissibilità molto più alta. L'obiettivo è anche guadagnare tempo per accelerare sui richiami e la vaccinazione dei bambini.

 

Nel patchwork c'è un secondo gruppo di paesi che ha optato per l'attendismo su Omicron. In Belgio il governo fa resistenza alle richieste degli esperti di nuove restrizioni. L'esecutivo si riunirà nuovamente domani per aggiustare le misure già introdotte durante l'ondata di Delta, ma un lockdown sembra escluso. Anche in Francia il confinamento non è più di moda. Il governo di Emmanuel Macron ha preferito trasformare il “pass sanitario” in “pass vaccinale” (un Green pass rafforzato come in Italia, che potrebbe diventare obbligatorio anche per il lavoro). In Spagna il governo dovrebbe riunirsi domani, ma l'esecutivo nazionale e le regioni esitano a introdurre restrizioni dure per l'impatto sulla ripresa economica. Tra gli attendisti ci sono anche numerosi paesi dell'est: appena usciti dall'ondata di Delta, i loro governi non sembrano così preoccupati da Omicron da introdurre nell'immediato forme di lockdown.

 

A completare il patchwork è un terzo gruppo che ha scelto i test ai viaggiatori in provenienza dal resto dell'Ue, ma ciascuno a modo suo. I primi erano stati Portogallo e Irlanda, ma l'Italia ha accelerato l'effetto domino. Da domenica la Grecia impone un test alla partenza. Cipro esige un tampone molecolare, ma all'arrivo. La Lettonia testa i passeggeri solo di alcuni aerei. L'Austria ha notificato alla Commissione di aver attivato il “freno di emergenza”: chi entra nel paese deve presentare un tampone molecolare o aver fatto il booster. La Svezia si è limitata a raccomandare un test a tutti dopo l'arrivo.

 

E' la Commissione che dovrebbe garantire il coordinamento, richiamando all'ordine chi non rispetta regolamenti e raccomandazioni sul Certificato Covid dell'Ue. Ma, dopo le proteste della scorsa settimana contro l'Italia, preferisce chiudere gli occhi. “Con Omicron siamo in una situazione in cui le autorità pubbliche devono prendere decisioni sulla base di informazioni scientifiche molto limitate”, ha spiegato ieri un portavoce della Commissione: “Nel corso del tempo, quando saranno disponibili più informazioni, possiamo aspettarci più convergenza”.

 

Fuori dall'Ue c'è poi il caso del Regno Unito. Ieri sono stati registrati oltre 91 mila nuovi casi di coronavirus. Gli ospedali di Londra, dove Omicron ha preso il sopravvento su Delta, hanno iniziato a riempirsi. Il primo ministro, Boris Johnson, ieri non ha annunciato nuove restrizioni per Natale, ma non ha escluso che potrebbero essere adottate molto presto. Sul Foglio Giuliano Ferrara spiega che Boris Johnson forse cadrà, ma non per la sua stravagante strafottenza.

 


Buongiorno! Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di martedì 21 dicembre, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.


 

L'intesa cordiale tra Draghi e Scholz a Roma - L'incontro di ieri a Roma tra Mario Draghi e Olaf Scholz è servito a rafforzare l'impressione di un nuovo triumvirato nell'Unione europea, dopo la firma del trattato del Quirinale con Emmanuel Macron. Il presidente del Consiglio e il cancelliere tedesco hanno detto di voler parlare "con una voce sola". Tra scambi di battute sul Patto di stabilità, nasce l'idea di un patto d'azione tra Italia e Germania che stabilizzi le relazioni tra i due paesi al di là della politica. Ma, come spiega Micol Flammini sul Foglio, la speranza di lavorare insieme per l'Europa rimane appesa al futuro di Draghi.

 

Nagel è il nuovo custode dell'ortodossia della Buba - Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, e il ministro delle Finanze, Christian Lindner, ieri hanno nominato Joachim Nagel come successore di Jens Weidmann alla presidenza della Bundesbank. Lindner ha spiegato che la nomina di Nagel "assicurerà continuità" alla Buba. Ma molti analisti si interrogano su quale sia la dottrina di politica monetaria di Nagel. Alcuni ritengono che il suo principale compito sarà ricostruire le relazioni con la Banca centrale europea, dopo il deterioramento dovuto al continuo ostruzionismo e sabotaggio di Weidmann.

 

Ema autorizza il vaccino di Novavax - L'Agenzia europea dei medicinali (Ema) ieri ha dato il via libera al vaccino di Novavax e la Commissione ha subito approvato l'autorizzazione alla sua immissione nel mercato dell'Ue. “Nel momento in cui la variante Omicron si sta diffondendo rapidamente, e dobbiamo accelerare la vaccinazione e l'amministrazione dei richiami, sono particolarmente felice con l'autorizzazione id oggi del vaccino Novavax”, ha detto la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen: “Questo è il quinto vaccino sicuro ed efficace del nostro portafoglio, che offre protezione addizionale benvenuta ai cittadini europei contro a pandemia”. Secondo l'Ema il vaccino di Novavax rispetta i criteri dell'Ue per efficacia, sicurezza e qualità. La decisione è stata consensuale (non ci sono state opposizioni nel comitato sui medicinali per l'uomo dell'Ema).

 

Von der Leyen spera in Novavax per convincere i no vax – La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, è convinta che il vaccino di Novavax possa contribuire a superare l'esitazione vaccinale.  Le prime dosi dovrebbero arrivare negli stati membri “nei primi mesi del 2022”, ha annunciato ieri la Commissione: per i primi tre mesi dell'anno “gli stati membri hanno ordinato 27 milioni di dosi”. Il contratto sottoscritto dalla Commissione il 4 agosto del 2021 prevede la fornitura fino a 100 milioni di dosi agli stati membri dell'Ue il prossimo anno, a cui potrebbero aggiungersi altri 100 milioni di dosi nel corso del 2022 e del 2023. Secondo von der Leyen, grazie alla sua tecnologia a base di proteine ricombinanti, il vaccino di Novavax può “incoraggiare tutti quelli che non si sono ancora vaccinati” a farlo.

 

La tassonomia su nucleare e gas rinviata a gennaio - L'atto delegato con cui la Commissione deve decidere se inserire il gas e il nucleare nella tassonomia non arriverà prima del mese di gennaio. Ursula von der Leyen aveva promesso una decisione entro la fine dell'anno, ma le voci di un ulteriore rinvio si sono moltiplicate nel fine settimana. Il portavoce della Commissione, Eric Mamer, ieri ha spiegato che l'obiettivo è quello di avviare le consultazioni con gli stati membri e della piattaforma della finanza sostenibile prima della fine dell'anno. “La nostra posizione è che inizieremo il processo sulla proposta prima della fine dell'anno. Questo non è cambiato”, ha detto il portavoce della Commissione. Ma per l'atto delegato serve più tempo. “Abbiamo bisogno ancora di dieci giorni o due settimane per le consultazioni”, ha spiegato il commissario Thierry Breton a Die Welt: “Spero che saremo in grado di presentare la nostra proposta finale a metà gennaio”. Breton ha comunque assicurato che l'atto delegato “includerà al contempo il gas e il nucleare”.

 

La Commissione contro la Polonia sulla legge sui media - "Seguiamo gli ultimi sviluppi in Polonia con preoccupazione”, ha detto ieri un portavoce della Commissione, dopo l'adozione in Parlamento di una nuova legge che vieta a società extra europee di detenere una quota di maggioranza di media nazionali. La legge potrebbe obbligare l'americana Discovery a cedere il controllo dell'emittente Tvn24, una delle principali del paese che è considerata ancora indipendente dal partito al governo Legge e Giustizia. “La Commissione europea si aspetta che gli Stati membri assicurino che le loro legislazioni non abbiano un impatto negativo sulla libertà di stampa”, ha detto il portavoce: “Il voto di venerdì in Polonia mette pressione sul settore dei media e presenta gravi rischi per il pluralismo in un clima già caratterizzato dalla politicizzazione della stampa in Polonia”.

 

Primo incontro tra Truss e Sefcovic sulla Brexit - Oggi ci sarà la prima discussione tra il vicepresidente della Commissione, Maros Sefcovic, e il ministro britannico degli Esteri, Liz Truss, sul Protocollo irlandese dell'accordo Brexit, dopo le dimissioni dell'ex zar della Brexit del governo di Boris Johnson, David Frost. Bruxelles spera in un atteggiamento più costruttivo da parte di Londra. Il primo tweet di Truss al riguarda ha creato un certo ottimismo: "Voglio una soluzione ampia che porti risultati per i cittadini dell'Irlanda del nord e per tuti nel nostro grande paese", ha scritto Truss.

 

La Danimarca subappalta i suoi detenuti stranieri al Kosovo - Il governo danese ha concluso un memorandum di intesa con quello del Kosovo per inviare i suoi detenuti in cambio di 15 milioni di euro l'anno. Il testo dell'accordo, pubblicato dal ministero danese della Giustizia, prevede la possibilità di inviare 300 detenuti, in particolare stranieri condannati ed espulsi, a partire dal 2023 nella prigione di Gjilan a 50 chilometri da Pristina. Il "contratto" verrebbe applicato per un periodo iniziale di cinque anni, con possibilità di prolungamento automatico per altri cinque anni. Tutti i dettagli sono spiegati dal Monde.

 


Accade oggi Europa

– Commissione: il vicepresidente Timmermans incontra in videoconferenza il ministro per le Infrastrutture, Enrico Giovannini

– Consiglio: riunione del Coreper

– Consiglio: riunione del Comitato Politico e di Sicurezza

– Corte di giustizia dell'Ue: sentenza sui diritti dei passeggeri; sentenza sulle sanzioni contro la Bank Melli Iran; sentenza nella causa Randstad Italia sull'esclusione da un appalto pubblico per la fornitura temporanea di personale; sentenza sullo Stato di diritto in Romania; sentenza sulla pubblicazione su internet di contenuti denigratori

– Agenzia europea dei medicinali: conferenza stampa del direttore esecutivo dell'Ema, Emer Cooke, e del capo della strategia sui vaccini, Marco Cavaleri, sul Covid-19

– Eurostat: dati sull'efficienza energetica nel 2020