Tajani si smarca da Macron: "L'Italia esclude l'invio di truppe in Ucraina"

"Non siamo in guerra contro i russi", dice il vicepremier e ministro degli Esteri. E quella di Vladimir Putin sul nucleare "è solo propaganda elettorale". "Le parole del Papa? È stato frainteso: era solo un messaggio a favore dei negoziati"

"L'Italia esclude l'invio di truppe in Ucraina per combattere contro i russi. Noi non siamo in guerra contro i russi", dice il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. E' la risposta dell'Italia alle parole del presidente francese Macron. Addio “ambiguità strategica” con Mosca, insomma.

 

Dopo aver firmato, un mese fa, l’accordo sulla sicurezza con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, giovedì il capo dell'Eliseo ha spiegato in un’intervista televisiva la strategia della Francia per sostenere l’Ucraina. Sollecitato sulla possibilità di inviare truppe sul campo – evocata durante la conferenza del 26 febbraio – Macron ha risposto “Non escludiamo questa opzione per il momento. Abbiamo messo troppi limiti nel nostro vocabolario. Non siamo in un’escalation. Non siamo in guerra contro la Russia, ma non dobbiamo lasciarla vincere”.

 

Antonio Tajani, intervistato da Bianca Berlinguer a "Prima di domani" su Rete 4, sostiene che quella di Vladimir Putin sul nucleare "è solo minacciosa propaganda elettorale, per far vedere al popolo russo che difende l'integrità territoriale della Russia. E' il nuovo Stalin". E smorza qualsiasi polemica sulle parole di Bergoglio: "Le parole del Papa sono indirizzate alla pace" e "come capo della cristianità ci dice che dobbiamo fare tutto per la pace. Non credo che volesse dire che l'Ucraina debba arrendersi, voleva mandare un messaggio a favore dei negoziati come Papa e uomo di pace, non come politico". E aggiunge: "Mi sembra che abbiano forzato le parole del Papa, in particolare quelle sulla bandiera bianca. Lui è spagnolo e parla in italiano...".